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Nicola Arigliano in concerto

È tornato senza mai essersene andato Nicola Arigliano e lo ha fatto per incidere un nuovo disco un po' speciale, il primo per una rampante nuova etichetta, la NUN di Stefano Senardi, ex presidente Polygram sospettato di aver prodotto buona musica.

Dinanzi ad un selezionato pubblico di addetti ai lavori radunatisi in un gradevole spazio milanese che ha un bel nome, “La Salumeria della Musica” (Via Pasinetti, angolo via Ripamonti), Nicola – ma voi chiamatelo “Pasquale” come lui chiamerà, invariabilmente, voi – ha intrattenuto i presenti assieme a una super formazione che per questa occasione comprendeva alcuni dei più solidi e storici nomi del jazz nostrano: assieme ai suoi fidi Giampaolo Ascolese, batteria, Elio Tatti, contrabbasso, e Dario La Penna, chitarra, si sono, infatti, visti ed ascoltati divertirsi Franco Cerri, il celebre chitarrista “in ammollo” di certe pubblicità di una volta, un convincente Gianni Basso al tenore, il trombettista Enrico Rava piacevolmente coinvolto dalla festa, il contrabbassista Massimo Moriconi, il sottovalutato armonicista Bruno De Filippi e un elegante Renato Sellani al pianoforte.
L’arzillo swinger pugliese 77enne, reso celebre negli anni sessanta dai Caroselli di un noto digestivo torinese, di cui fu testimonial per ben 19 anni, ha cantato swingando con quei suoi toni ironici e a volte non sense che caratterizzarono sopratutto il suo brano più celebre, “20 Km al giorno”, che, portata al festival di San Remo del 1964, non ebbe alcun successo.
Arigliano, che porta sui palcoscenici italiani una filosofia agricola e ruspante che non disdegna frecciatine agli eccessi di modernità, rappresenta uno di quei rari casi in cui un artista italiano di alcune generazioni fa abbia saputo trovare un proprio spazio. Il cantante ha lavorato in salita, lo ha detto più volte, ma forte della sua determinazione e di una buona dose di autoironia, ha saputo conquistarsi proprio tutti.
Certo è che con quella faccia squadrata da caratterista può dire ciò che vuole e infatti dice ciò che vuole! E certo è anche che in quanto a swing Nicola non scherza continuando a reinventare canzoni melodiche di una volta e brani più “moderni” con piglio sicuro e personalità.
Appuntamento quindi a Febbraio con l’uscita di questo disco che testimonierà la serata. Resta solo l’amaro in bocca che un evento del genere non sia stato documentato da nessuna emittente televisiva nazionale. Altrove l’eco sarebbe stata ben più vasta. Ci si augura che la pubblicazione dell’album colmi il vuoto.
Ernesto De Pascale


da sinistra a destra:
Gianni Basso - sassofono tenore
Nicola Arigliano - voce
Massimo Moriconi - contrabbasso
Dario La Penna - chitarra
Elio Tatti - secondo contrabasso
Franco Cerri - chitarra solista

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