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The Good Intentions - Poor Boy
(Boronda Records)
www.myspace.com/thegoodintentionsmyspace
www.borondarecords.com

The Good Intensions are a Liverpool based band that debut with Poor Boy. This album recorded by Charlie McGovern mix the English folk tradition with alternative country.

I Good Intensions sono una band alternative country di Liverpool, composta da R Peter Davies (voce solista e chitarra acustica), Gabrielle Monk (voce e percussioni) e Frank Roskell (voce e chitarra elettrica), tre non più giovanissimi musicisti che hanno deciso di mettersi in gioco, e in loro ha creduto ciecamente Charlie McGovern, già collaboratore di Mark Olson, che gli ha dato la chance di registrare un disco a North Hollywood. Sin dal primo ascolto del loro album di debutto, Poor Boy, la sensazione che si è quella che nell’intento di questi tre musicisti ci sia quello di riportare a casa la musica folk inglese approdata sulle coste americane due secoli prima e di rileggerla attraverso l’alternative country. Il loro manifesto è in un certo senso ben sintetizzato nella conclusiva From Liverpool To Nashville, che sottolinea proprio questo percorso inverso che loro hanno tentato di percorrere con questo disco. Aiutati dalle partecipazioni di Rick Shea (pedal steel, dobro e mandolino), Rob Douglas (basso) e Mike Stinson (batteria), i Good Intensions hanno confezionato un disco di tutto rispetto, dalle atmosfere tenui, melodiche e che strizza l’occhio ora alla Carter Family, ora ai Long Ryders ora ancora a Neil Young. Ottimo è l’intreccio tra le tre voci con quella di Peter a trascinare il trio mentre Gabrielle e Frank si occupano dei controcanti. L’ascolto rivela dolcissimi brani folk come Irene, o la splendida Bonjour La Tristesse, ma anche gemme come Archir Bleyer's Daughter in cui ritroviamo echi del folk inglese, fino ad arrivare al country di brani come She's in a George Jones Mood e You Love Jimmy Rogers. Tra i brani che meglio sintetizzano però tutto il disco vanno certamente segnalati i mid tempo alt-couintry You Can't Call It Country e The Last Train, che mescolano tutte le influenze di questa band in uno stile originalissimo. I Good Intensions hanno tutte le carte in regola per regalarsi un futuro di grandi successi e questo loro album di debutto è un ottima premessa.

Salvatore Esposito

Poor Boy
The Last Train
Irene
Bonjour La Tristesse
Archie Bleyer's Daughter
She's In a George Jones Mood
You Love Jimmie Rodgers
You Can't Call It Country
Tombstone Bride
Soldier Boy
You Had To Know
From LIverpool To Nashville

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