| ANTEPRIMA POPOLO DEL BLUES | |
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Joe Bonamassa - Sloe Gin
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All in the name of the tradition of hard blues. Avevamo lasciato solo un anno fa il giovane chitarrista già membro della Blues Foundation con un bel disco di hard blues (‘You & Me’) ben bilanciato tra cover e brani originali che abbiamo tra le mani un nuovo disco ‘Sloe Gin’ che ci offre un altro volto dell’ispirazione di Bonamassa. Chi ha assistito ai suoi concerti conosce l’amore che il chitarrista ha per i Led Zeppelin che proprio in ‘Sloe Gin’ sono la principale fonte d’ispirazione. Ascoltate ‘One Of These Days’ e ritroverete nell’ordine l’hard blues di ‘You Shook Me’, unito alla capacità di scrivere grandi riff che si rifanno interamente all’estro di Jimmy Page così come il finale orchestrale, tributo esplicito a ‘Ten Years Gone’ . Non stupisce nemmeno che spunti tra le canzoni la cover di ‘Seagull’ dei Bad Company e manifesto dell’abilità Paul Rodgers che Joe riesce ad emulare con profondo trasporto nella sua interpretazione vocale. È infatti la maturità vocale raggiunta dal chitarrista ciò che maggiormente colpisce in questo disco e che ha probabilmente favorito anche l’evoluzione compositiva portando il chitarrista ad una sobrietà ed essenzialità sia negli arrangiamenti sia nei momenti solisti. La title track per esempio, è un lungo blues dalle tinte melodiche con tanto di orchestra perfettamente magistralmente giocato sulle dinamiche con due lunghi assoli di chitarra che valgono l’acquisto del CD. In ‘Around The Bend’ torna prepotente l’eco della musica dei Bad Company, mentre ‘Black Night’ si muove su territori più canonici mantenendo comunque alto il gusto per l’essenzialità. ‘Sloe Gin’ si candida tra i dischi più interessanti della seconda metà del 2007 confermandoci la continua crescita e maturità di un chitarrista che ha saputo muoversi su territori già battuti costruendosi uno stile ed una personalità che lo rendono subito riconoscibile. |
Track List Ball Peen Hammer |
