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Emerson, Lake & Palmer – Puctures at an exhibition , 35th anniversary collectors ediction
(Classic Pictures )
www.classicpictures.co.uk


Emerson, Lake & Palmer: yesterday and today their unique and world wide famous redundant style!

A trent’anni di distanza si torna a parlare di “Pictures at an Exhibition”, uno degli album più famosi e oltraggiosi a firma Emerson, Lake & Palmer. Per la precisione, a trentacinque anni dal concerto al Lyceum Theatre di Londra del 9 dicembre del 1970 filmato e riportato all’interno del dvd in oggetto, di cui costituisce il corpo centrale. Per essere una edizione celebrativa dei 35 anni infatti, nonostante una curata confezione esterna, gli extra di questo dvd sono assai esigui, e contano soltanto una traccia audio dell’esecuzione di “Pictures at an exhibition” in arrangiamento orchestrale della versione che Modest Mussorgsky, compositore esponente della Scuola Nazionale Russa, aveva originariamente concepito nel 1874 per pianoforte. Se un merito però questi extra un po’ “arrangiati” lo hanno, è quello , quasi didattico, di riportarci al confronto fra l’originale e la versione di E,L&P, confronto dal quale i classicisti di oggi e di allora uscirebbero - come uscirono - sconvolti. Emerson, Lake & Palmer dello stile musicale di fusione tra rock progressive e musica classica, che anche altri gruppi come i Beggars Opera perseguirono, furono un po’ i pionieri, tanto da farlo diventare l’emblema della loro specificità musicale. Parte della responsabilità del fenomeno la ha senza dubbio la formazione classica di Keith Emerson, musicista colto e tecnicamente preparato, ma quando vediamo Keith scalmanato dietro i drawbars del suo hammond agitarsi a torso nudo vestito solo di un completino pantalone-giacchetta rilucente , ci viene il dubbio che di classico in tutto ciò ci sia davvero poco, e di rock n’ roll, invece, molto. Vista dal punto di vista della musica classica, la versione di Emerson, Lake & Palmer di “Pictures at an exhibition” di Mussorgsky più che un adattamento è una violenza. Vista dal punto di vista del progressive rock, la loro versione è la botta di vita che ci voleva. Ai brani più rock nel concerto si mescolano bellissimi momenti acustici come The Sage, intercalati dall’inconfondibile Promenade e all’insegna di un’esibizione che coglie il gruppo in uno dei suoi momenti migliori. Sul palco Emerson, Lake & Palmer sono gli stessi di sempre, esagerati e incontentabili, che perseguono un genere musicale fatto di ridondanze e timbri di tastiera prepotenti. D’altronde l’immagine del gruppo, fino alla conclusiva tournee americana con orchestra a seguito che segnò lo scioglimento della band, i cui costi superarono catastroficamente il limite della tollerabilità, è sempre stata questa. C’è chi la ama e c’è chi la odia. A Gregg Lake ad esempio andò da subito a genio, dal momento che per questo gruppo, lasciando aperto uno dei dilemmi più irrisolti della storia del progressive, lasciò i King Crimson. Per chi la ama , “Pictures of an exhibition” dal vivo è senza dubbio l’occasione migliore per cogliere Emerson, Lake & Palmer in tutta la loro magnificenza “barock n’ roll”e, non dimentichiamocelo, in tutta la loro magistrale bravura tecnica. E ad amarla non sono in pochi, dal momento che il disco di “Pictures at an Exhibition” è tutt’ora ricordato per essere uno dei migliori live di EL&P e uno degli album negli annali del progressive.

Giulia Nuti



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