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Francesco De Gregori – Magazzini Generali, Milano 22.03.2005
(Anteprima del nuovo album Pezzi)

A soli tre giorni dalla pubblicazione del suo nuovo album, Pezzi, Francesco De Gregori, ha voluto presentare personalmente in anteprima il suo nuovo disco alla stampa e alla ristretta cerchia dei fan del suo fan club ufficiale, l’ormai famoso, Rimmel Club (www.rimmelclub.it). Il luogo scelto per la presentazione, ma sarebbe meglio dire per il concerto è il palco dei Magazzini Generali di Milano. Il fatto di essere un concerto ad inviti ha fatto in modo che l’atmosfera in sala fosse estremamente rilassata e che, al di là dell’evento della presentazione in se, ci fosse una vera e propria aria di festa. Il De Gregori visto a Milano è un cinquantenne rilassato, sereno e soprattutto estremamente affabile con i suoi fan, e a dispetto della sua fama da burbero, prima si concede per foto e strette di mano e poi addirittura sale sul palco passando attraverso il pubblico. Al suo fianco sul palco una band rinnovatissima che vede l’inserimento di Alessandro Valle alla pedal steel (direttamente dalla band di suo fratello Luigi, presente in sala) e quello di Alessandro Arianti al pianoforte e alle tastiere, oltre ovviamente ai fedeli e bravi chitarristi Paolo Giovenchi e Lucio Bardi, al bassista e produttore Guido Guglielminetti e al batterista Alessandro Svampa.

Il concerto che ha visto quasi per intero l’esecuzione del nuovo album, Pezzi, è stato aperto dalla programmatica A’ Pa, introdotta dallo stesso De Gregori come un brano dedicato ad un poeta del Novecento, Pier Paolo Pasolini, ed eseguita da lui come fosse una sorta di introduzione dal passato per il suo nuovo lavoro. Subito dopo si parte con la carrellata dei brani tratti dal nuovo disco, scorrono infatti veloci, Tempo Reale, Numeri Da Scaricare, La Testa Nel Secchio inframezzati di tanto in tanto con brani dal repertorio precedente debitamente e magistralmente riarrangiati per l’occasione come nel caso de Il Bandito e Il Campione, Un Guanto, in una inedita e leggermente sgangherata (qualche errorino nel testo e nella linea melodica) versione country con la pedal steel di Valle in bella evidenza e Buonanotte Fiorellino, eseguita in una versione vagamente blues che ci riporta dritto alle atmosfere di Moonlight di Love & Theft di Bob Dylan. De Gregori si presenta sul palco con la sua garage band. Prima che termini la prima parte Francesco presentando la band dice ammiccando: "questa è la mia band e io...io sono il cantante. Finchè me lo faranno fare....". E senza dubbio l’ironia sembra perfetta in questa circostanza dato che la sua band è davvero perfetta nel produrre un ruvido sound rock che di tanto in tanto incontra il country e il blues.

Per i bis finali, De Gregori torna sul palco indossando un buffissimo borsalino e si lancia subito nel primo singolo di Pezzi, Vai In Africa Celestino, ormai da qualche giorno in heavy rotation in tutte le radio e poi nella commovente e toccante Gambadilegno a Parigi. Insomma un ottimo concerto, in cui abbiamo avuto la definitiva conferma del perfetto stato di forma di De Gregori, che sul palco offre uno spettacolo di musica e poesia come da tempo non si assisteva da queste parti, non risparmiandosi neanche un attimo a costo di saltare molto dilanianamente qualche strofa qua e là.

Salvatore Esposito

(Foto di Salvatore Esposito)


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