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Joe Bonamassa: a New Day yesterday Live
(provogue/Edel)
www.jbonamassa.com

Electric Blues trio led by italoamerican young gunslinger betters when it’s recorded live as in this occasion

Joe Bonamassa nel suo chitarrismo blues isterico supertiroideo racchiude un pò tutti i pregi e i difetti del blues bianco di oggi: poco o nulla a che vedere con il suono pristino di una volta, un occhio a Hendrix per essere corretti e uno a Stevie Ray Vaughan per vedere se qualcuno si accorge di te, una voce roca e graffiante e sezioni ritmiche di mancati metallari che suonano con bassi attivi a sei corde e batteristi con troppi piatti al seguito. Per non parlare poi dei tecnici che registrano questo tipo di band, una tristezza infinita.
Certo, tocca campare a tutti e ti salvi solo se sei un teenager perciò fa stupore vedere la tua faccia da bambino cavalcare come il barone di Monprauchen tale palla di cannone. Ecco quando entra in gioco Joe Bonamassa, italo americano a tutti gli effetti che ha le carte in regola per piacere a un pubblico di bocca buona che in qualche modo è affascinato dal blues elettrico.
Rispetto alla media Joe ha qualche punto in più da giocarsi: è rumoroso ma preciso, è Hendrixiano ma non per caso e scrive brani dallo stile roots come “Miss You, Hate You “.Peccato che sia anche lui afflitto dal morbo dello Shuffle – lo stesso che ha contagiato un grande come Buddy Guy, trascinandolo alla stregua di tanti suoi seguaci – uno dei motivi per cui il blues non va più avanti ormai da un po’. E non possono bastare dinamismi corretti o i migliori trucchi del mestiere a riscattare un ragazzo promettente. Per il momento solo rimandato, ma rischia la bocciatura.

Ernesto de Pascale

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