. Clogs - Lantern

Clogs - Lantern
(Brassland)
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New York City’s leader pretend

Nel bel mezzo della magmatica scena newyorchese sempre tesa a urlarti in faccia la prossima grande promessa, si nasconde un fiore che sboccia dalla roccia, una intima, preziosa piccola/grande formazione al quarto album, nata da una costola dei già più celebri The National. Il Loro nome è Clogs.
Il più recente album “Lantern” è una organica offerta di atmosfere intensissime. Guidati da Padma Newsome agli archi, che fa la parte del leone e Bruce Dessner alle corde, Clogs ci pare un luogo della mente presso cui s’incontrano temi romantici, rumorismo, sperimentazione elettroacustica e idee rigorose declinate nel nome di una raffinata attenzione ai particolari.
L’album mostra subito le sue intenzioni sin dal brano d’apertura, ”Kapsburger” una rilettura di una composizione dl suonatore di liuto del sedicesimo secolo, Johann Hieronymous Kapsburger, ma non perde mai il suo tono teso e magico grazie a una strumentazione non usuale. Rachel Elliott al basson e alla melodica trova spazi molto originali in album dove prevale una scrittura sfaccettata mentre Padma Newsome al violino trova la sua giusta dimensione romantica in “5/4” in cui fa capolino un inatteso tono progressive.
Riferimenti? pochissimi sul panorama attuale oppure qualche stella cadente qua e là come la straordinaria Penguin Café Orchestra del compianto Simon Jeffes. Clogs paiono però fare molto più sul serio di quelli che avevano da parte loro un innato senso del sagace e dell’assurdo. Qui, Clogs, da bravi giovani newyorchesi, interpretano tutto ”Lantern” come se non esistesse nessun’altra musica al mondo.
E’ un po’ il limite delle loro composizioni, poiché Clogs rischiano di caricare di contenuti extra brani di bellissima fattura, ma che non si liberano mai, cui un pò di serenità non guasterebbe. Colpa della città in cui vivono? Chissà!.
Basterà poco perché però la musica del quartetto prenda il volo, giacché essa ci pare già sulla pista di un decollo sicuro, in vista di un lungo più disteso viaggio.

Ernesto de Pascale

Track list

01 Kapsburger
02 Canon
03 5/4
04 2:3:5
05 Death and the Maiden
06 Lantern
07 Tides of Washington Bridge
08 The Song of the Cricket
09 Fiddlegree
10 Compass
11 Voisins
12 Tides (Piano)

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