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The “pop side” of Brushfire Record’s sound, Matt Costa’s music mixes songwriting, blues and west coast music together with a pop appeal. Good debut album
Pubblicato dalla Brushfire Records, etichetta di Jack Johnson, G.Love, Donavon Frankenreiter , Song We Sing è il bell’album di debutto del cantautore californiano Matt Costa, venuto recentemente in Europa proprio di spalla a Johnson.
Cifra stilistica tipica dell’etichetta Brushfire è quella di raccogliere cantautori legati al giro di skaters e surfisti della West Coast, promovendo un cantautorato dai toni rilassati, semplici, scritto e suonato tra spiagge e onde dell’oceano.
E anche nel caso di Matt Costa si tratta di uno skater. Costretto a mesi di pausa e riabilitazione dopo un infortunio, Matt ha deciso di concentrarsi su una sua vecchia passione abbandonata da ragazzino proprio in favore dello skateboard: la chitarra. Da lì a scoprire il piacere di scrivere il passo è stato breve, così che Costa proprio nei suoi mesi di riabilitazione ha iniziato a lavorare al materiale per questo album. In equilibrio tra cantautorato, musica west coast, pop e qualche venatura blues, Song We Sing è un debutto intrigante. Il giovane Matt , poco più che ventenne, è forse l’artista della Brushfire che volge più il fianco alla musica pop. Nonostante ciò, la sua musica continua a suonare abbastanza indie da non uscire dal contesto di genere della sua etichetta, specialmente nei brani acustici.
Proprio i brani acustici sono quelli che colpiscono di più e che regalano i momenti più intensi dell’album, come I tried, Behind The Moon, Astair. Si fa notare anche la title track Songs we Sing.
Nel quadro generale finisce in track list qualche brano più ingenuo come Sunshine o Sweet Thursday,ma l’impressione che Costa trasmette è positiva, specialmente nella buona seconda metà dell’album.
Giulia Nuti
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