. James Talley - Got No Bread, No Milk, No Money, But We Sure Got a Lot Of Love

James Talley - Got No Bread, No Milk, No Money, But We Sure Got a Lot Of Love (30th Anniversary)
(Cimarron 2006)
www.jamestalley.com


After 30 years of legal battle with Capitol Records, finally Got No Bread, No Milk, No Money, But We Sure Got A Lot Of Love, James Talley’s masterpiece is on sale again on cd. At the time of the first release some music journalists like Greil Marcus and Peter Guralnick wrote very enthusiastic rewiews about this album.

James Talley è sicuramente uno dei songwriter americani meno noti al grande pubblico eppure le sue canzoni rappresentano la coscienza collettiva dell’America delle periferie, quasi fosse il naturale continuatore dell’opera di Woody Guthrie, a cui ha dedicato un intero disco nel 1999. L’Oklaoma, la sua terra d’origine, diventa lo specchio di una intera nazione, e dalle sue canzoni emerge un’onestà intellettuale raramente riscontrabile in altri cantautori. Eppure la sua storia è uguale a quella dei tanti “Alias Bob Dylan” degli anni settanta, ovvero un successo bruciante agli inizi e una altrettanto rapida scomparsa dalle scene. Ciò ha fatto si che la sua giungesse ad un pubblico ristrettissimo che tuttavia annovera tra i suoi estimatori gente come Greil Marcus e Peter Guralnick che all’epoca della pubblicazione nel 1975, lodarono Got No Bread..., il suo album di debutto. Proprio Got No Bread…, dopo una battaglia legale con la Capitol durata trent’anni, finalmente è stato ristampato in cd in occasione del suo trentennale e ciò ha permesso finalmente ad un pubblico più ampio di ascoltare questo piccolo capolavoro dimenticato. La storia racconta che questo disco fu inciso nel 1973, quando James Talley era solo un muratore con una famiglia da mantenere, e che ad aiutarlo ci fosse solo un gruppo di amici pagati pochissimo tra cui spicca un giovane John Hiatt alla chitarra acustica. Pubblicato il disco a spese proprie, Talley si limitò vendere il disco solamente ai suoi concerti, quando un giorno si trovò per caso a riparare un guasto a casa di un manager della Capitol. Cambiò tutto ma solo momentaneamente come racconta sia lo Talley stesso nell’intervista con Mike Hanes della WKDA di Nashville inclusa come bonus disc sia Chet Filippo nelle liner notes. Più che la storia dietro al disco, ciò che affascina davvero è l’ascolto, nella musica di Talley, si respira il country più puro e rurale, quello che viene dritto da Jimmie Rogers e Hank Williams ma anche il folk di Woody Guthrie, e a dimostrarlo sono la ballata W. Lee O'Daniel and the Light Crust Dough Boys , la filastrocca Daddy's Song ma soprattutto le struggenti note di Red River Memory, un affresco del sud degli States in musica. Di non minor valore sono anche la title-track, Mehan Oklahoma, e il toccante country gospel No Opener Needed, la cui potenza espressiva tocca per un attimo l’infinito. Got No Bread, è un disco da riscoprire necessariamente, sia per il valore storico, sia soprattutto per il suo valore poetico.

Salvatore Esposito

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