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Intervista a Clive Davis
Di Ernesto De Pascale


Clive Davis resta uno degli ultimi grandi record men di una volta ancora in attività. Insieme a Marshall Chess della Rolling Stones Record e prima della Chess records, Ahmet Erthgun della Atlantic, Joe Smith della Warner Brothers, Walter Yetnikoff, Davis ha creato nei sessanta uno stile di azione e di operatività che nei decenni seguenti è passato invece in mano ad avvocati senza scrupoli che hanno solo saputo alimentare le vanità degli artisti.
Il nome di Clive è collegato indelebilmente al marchio Columbia, prima, Cbs poi e da anni a quello Sony ma il suo più grosso successo creativo risale ai settanta quando, durante un doloroso periodo di interregno, allontanato dalla Columbia per furto ( una accusa da cui venne poi totalmente scagionato in tribunale) Davis fondò la oggi celeberrima Arista Records, l’etichetta che strappò Aretha Franklin alla Atlantic e che lanciò la giovanissima Whitney Houston e molto altro ancora.
Uomo raffinato, intelligentissimo e colto, elegante e ironico, Davis sa essere anche irascibile, presuntuoso, permaloso e molto molto peggio. Da anni ormai ha votato tutto se stesso alla consacrazione del suo idolo chitarristico di sempre, Carlos Santana (“quando Bill Graham me li fece vedere in azione sul palco di Woodstock, confermando le promesse fatte a parole, giurai a me stesso che quel ragazzo non me lo sarei fatto scappare per tutto il resto della vita!”) con la dedizione di un fan, l‘accanimento di un imprenditore e la riservatezza dell‘amico. Già artefice massimo del successo stellare di “Supernatural”, è proprio con il marchio Arista che Davis propone oggi una raccolta di successi e inediti del chitarrista di Mission street, San Francisco. Una raccolta che è solo il pretesto per parlare di una vita passata a cercare quel che lui definisce sia la bellezza, niente altro che la musica, insomma

Come nasce The Ultimate Santana?
Clive Davis:Se ti trovi su un'isola deserta e vuoi ascoltare per anni una raccolta di splendide canzoni di Carlos Santana che hanno ispirato milioni di persone nel corso degli anni, questo album, Ultimate Santana, le contiene tutte. Andando indietro a "Oye Como Va", "Black Magic Woman", "Evil Ways", "Samba Pa Ti", tra le altre, e poi attraversando le varie epoche degli album, da "Smooth" a "Maria Maria. "Corazon Espinado" fino a "Just Feeling Better" con Steven Tyler... e poi si arriva a "The Game Of Love". C'erano due versioni di "The Game Of Love": c'era la versione di Michelle Branch. ma c'era un'altra grandissima artista che aveva fatto una versione incredibile della canzone, e l'unico motivo per cui non l'avevamo fatta uscire su Supernatural era la distanza geografica tra lei, che era in Europa, e Carlos che era qui. Non potevano vedersi per fare il videoclip, che era molto importante, per cui non è mai uscita. Ma questa versione incredibile di "The Game of Love" è con Tina Turner ed è contenuta in questo album.
Poi c'è il materiale nuovo. Alcune canzoni sono arrivate da Chad Kroeger, come ad esempio "Into The Night". La canzone diventa un classico appena la ascolti. Ieri è stata presentata in chiusura di concerto a New York. dopo "Smooth". La gente era in piedi e ballava, pensando che fosse l'ultima canzone della serata. si poteva vedere la gioia sul volto delle persone. E poi Carlos porta sul palco Chad Kroeger dei Nickelback e dalla prima nota della canzone si sente la stessa gioia, melodia, spontaneità che amavamo di "Smooth". Per cui teniamo le dita incrociate! "Into The Night" sarà primo singolo estratto dall'album.

Conoscitore del mercato e delle grandi voci, Davis, con tono sornione vuole sottolineare che questo disco di Santana è stato pensato come un vero e proprio progetto a se stante e non come una semplice collezione per far cassetta (cosa peraltro già accaduta). E la partecipazione, fortemente voluta da Clive di Tina Turner è motivo di orgoglio.

Come cambia la canzone "The Game of Love" con la voce di Tina Turner?
Clive Davis: E' bello essere riusciti a realizzarla. E' bello poter ascoltare la versione di Simon & Gartfunkel di Over Troubled Water" e poi quella di Aretha Franklin. Il punto, qui, è la vita della canzone. Parliamo della vita di una artista e della vita di un copyright. Ciò che rende questo album molto speciale, molto più che a una sola dimensione, è che dura tanto quanto dureranno negli anni i grandi diritti d'autore, ed è esso stesso una fonte di ispirazione per artisti e musicisti. È la storia di quanto può durare una carriera se si è appassionati, quando ogni nuova esperienza musicale è verginale, quando sei appassionato come virtuoso fin dal giorno in cui hai iniziato. E la grande storia di quanto durano i grandi autori e le grandi canzoni, ed è contenuta in Ultimate Santana.



Che effetto fa avere Tina Turner su "The Game of Love"?
Clive Davis: La sua sensualità! È una donna estremamente sexy. Quando lui suona la chitarra è disinibito, infuocato, sensuale, e la stessa cosa vale per la voce, il ruggito di Tina Turner. Forse il People dovrebbe adottare un nuovo criterio per l'uomo e la donna maturi più sexy al mondo: Carlos Santana e Tina Turner.

Com'è lavorare con Carlos Santana?
Clive Davies: Coinvolge la mia intera vita musicale. Tutto ha avuto inizio l'anno in cui ho avuto un risveglio musicale nei confronti di una passione che non avevo mai pensato di avere. Non avrei mai pensato che la musica sarebbe diventata la passione della mia vita.
Fui chiamato a San Francisco da Bill Graham, nostro amico comune, e andai a vedere questo giovane gruppo infuocato che univa musica e ritmi freschi americani, rock'n' roll influenzato dal roots, con un tocco latino e grande virtuosismo. Quell'anno iniziai a scritturare gli artisti per conto mio e li ho visti crescere e andare a gonfie vele. Per tornare a Supernatural, dieci anni fa Carlos mi ha detto che avrebbe voluto che la sua musica fosse sentita da milioni di persone, che i suoi figli stavano crescendo e volevano ascoltare loro padre alla radio. Per cui siamo ripartiti.
Vedere questa collaborazione continuare tuttora è appagante, emozionante, gratificante da ogni punto di vista, perché sei consapevole di vivere la storia, di poter dimostrare come la carriera di un artista e di un discografico può durare se ci si avvicina alla musica in modo fresco, se non si pensa mai di invecchiare, perché ogni nuova esperienza è verginale e la si fa per amore.

Quando valuti il materiale per Carlos, cosa cerchi?
Clive Davis: La ricerca del materiale ha seguito un accordo che Carlos e io abbiamo stipulato dieci anni fa, prima di Supernatural. Il materiale esterno deve venire da coloro che si sentono legati a Carlos, influenzati, ispirati da lui. Con Supernatural è andata così: quando ho letto sul Rolling Storse che tra gli artisti che avevano maggiormente influenzato Dave Matthews c'era Carlos Santana. abbiamo subito contattato Dave. Una cosa simile è accaduta durante alcune conversazioni con Lauryn Hill e Wyclef. Quando cerchi dei materiale vuoi trovare quella qualità nella canzone, nel collaboratore. che ha un legame magico con Carlos. E quello è il criterio usato per la canzone stessa e a volte quando cerchiamo qualcuno per collaborare alla voce.

Diresti che le canzoni di Ultimate Santana sono la colonna sonora della vita delle persone?
Clive Davis: Ogni canzone dell'album è la colonna sonora della vita delle persone e se ci fosse un criterio tacito sarebbe proprio questo, perché non ci sono riempitivi in questo disco. E il meglio del meglio di Santana con materiale nuovo davvero all'altezza di quello vintage. E poi, naturalmente, c'è la voce suprema e incredibile di Tina Turner su "The Game of Love", che ti elettrizza fin dall'inizio. Per cui oggi, se cercate la qualità, non c'è nessun album che ve ne dia di più, che vi dia più gioia ispirata di Ultimate Santana.

Molti considerano Davis un calcolatore e un presidente che ha sempre tentato di appiattire la musica, calciandola verso il basso - qualcuno direbbe verso il Pop - ma, come si vuol dire, i risultati parlano da soli. E per concludere vogliamo riportare il parere di Santana in persona su Mr. Davis, proprio oggi che il chitarrista ha appena annunciato uno speciale progetto originale dedicato a Bob Marley che porterà sul palco del prestigioso festival di Montreux per l’edizione 2008 “lavorare con Clive Davis è una somma benedizione, volevo davvero lavorare con Clive, da sempre, fin da ragazzo. Una volta, nel 1968 ricordo di aver visto un poster di Natale con Johnny Cash, Barbra Streisand, Miles Davis: Clive li aveva tutti! Allora ho pensato "Voglio stare con questa gente", ma era per via degli agganci di Johnny Mathis. Ho rovinato apposta un provino che mi aveva procurato Bill Graham pur di andare con Clive. Il mio cuore voleva andare con lui. Ho avuto in dono molte porte: la prima è stata il Fillmore, la seconda è stata Clive Davis insieme a Woodstock, Supernatural è un'altra porta. Dio mi aveva offerto delle porte e l'unica cosa che dovevo fare era ritenermi fortunato e ringraziare.
Ciò che ci accomuna è che entrambi adoriamo e teniamo in gran conto le canzoni e l'effetto che hanno sulle persone. Per noi è più un'esperienza spirituale che religiosa. Sogno di andare a Gerusalemme con lui un giorno e portare l'unità dell'armonia della musica a palestinesi ed ebrei. Nessuna questione, nessun conflitto: solo alzarsi e ballare e vedere la fratellanza nel rispetto delle nostre differenze. Sogno di andare a Cuba con lui, Desmond Tutu e il Dalai Lama. I miei sogni sono ancora legati a Woodstock: l'idea è quella di portare una dimensione diversa attraverso la musica, portare umanità e fratellanza pur potendo festeggiare le nostre differenze“.

Ernesto de Pascale



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