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Bonham - Mad Hatter
(SPV – Audioglobe)

Living in the shadow of a great father isn’t always easy

Con un nome come questo, ‘Bonham’ è davvero difficile resistere alla tentazioni di sfruttare l’immaginario che ne deriva. Jason Bonham all’epoca era ancora alla ricerca di convivere con l’eredità del padre. I suoi Bonham registrarono due album di hard rock dal forte sapore led zeppeliniano che nel corso della loro breve carriera.

‘Mad Hatter’ è il secondo disco, il meno fortunato, a livello di vendite, tra i due in cui lo spettro di Jimmy Page e Robert Plant si fa avanti in ogni canzone: ‘Bing’ e ‘Change Of the Season’ in particolare sembrano voler giocare “sporco” proprio come alcuni anni prima avevano fatto i Kingdome Come di Lenny Wolf vendendo oltre un milione di copie in America con il loro debutto.

Daniel Mc Master era un bravissimo cantante (è morto, giovanissimo alcuni anni fa) e ce la mette tutta per emulare il suo modello a volte forzando la sua voce mentre Ian Hatton è chitarrista che sa bilanciare la citazione con la propria personalità, ma questo non riesce a frenare quel senso di deja vù insistito che alla lunga stanca.

Jacopo Meille

bing
mad hatter
change of the season
hold on
the storm
ride on a dream
good with the bad
backdoor
secrets
los locos
chimera

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