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Brother Tyrone - Mindbender
(Guitar’s Joe House of Blues)

Brother Tyrone might not sound terribly original, but he’s a classy, charismatic singer who is seamlessly mixing love, family and divine affairs. The more you’d get into his music, the more you’d like it. Southern Soul, with a touch of Blues, at its very best! One of the best albums of 2008 in its genre by a deserving artist.

Chi ha detto che gl’artisti di Soul sono tutti signori anziani riciclati da una casa di cura per ex-intossicati dalla vita? Artisti agli sgoccioli della carriera o riesumati per mere ragioni economiche? Brother Tyrone Pollard è la prova del contrario: niente grandi produzioni, niente musicisti di grido, niente folklore da finta classe operaia o sottoproletariato rurale. Solo musica. E che musica! Soul, Blues, Gospel senza piroette tecniche, solo cuore. Questo disco va ascoltato in ogni sua canzone che potrebbe esser un classico a sé stante, anche pezzi straconosciuti come “Country Girl”, ma è certo che il soul-blues downhome di “If you ain’t cheating”, “Nothin’ takes the place of you” e “Can’t stop this heartache” o il southern soul di “Just because” – tre pezzi che valgono il prezzo del biglietto - vi catturerà completamente. Non manca nemmeno un groove contagioso, “The money’s gone”. Si potrà peraltro notare l’assenza, più che benvenuta, di smargiassate strumentali che ancora tanto assillano malcapitati ascoltatori. I musicisti qui presenti, prevalentemente di area New Orleans, accompagnano Brother Tyrone con grande sensibilità, quella richiesta quando si suona questo stile. Un grande disco che ascolterete spesso e senza alcuna fatica.

Luca Lupoli

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