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Aca Seca Trio - La música y la palabra
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| First class argentinian jazz tunes
Questo è un album che merita l'acquisto da parte di coloro che amano la buona musica. Perché questo trio di jazz argentino ha una prima caratteristica principale e di grande efficace: i tre strumentisti sono anche cantanti. In secondo luogo perché si affranca da ogni tentazione derivativa, pur avendo grandi autori in patria (Piazzolla su tutti). Quindi sanno restare sudamericani nelle sonorità in un ambito tipicamente jazz. Buoni motivi per apprezzare il lavoro di Juan Quintero, Andrés Beeuwsaert e Mariano Catero entrtati a far parte della scuderia di Gegè Telesforo. I tre alternano prove vocali soliste ad altre d'insieme in cui le armonie si sposano al lavoro strumentale, a partire dal brano che dà il titolo all'album, all'affascinante Pa que la quiero Redona, piena di cambi di ritmo, alla lieve Hurry con qualche eco di bossa nova e a Panambu Jovhé, che è invece una sorta di canto arcaico su un tappeto di percussioni. Molte le prove di bravura strumentali come in Clavelito Blanco, dall'introduzione fugata, e in Huayno del Diablo dal tema nervoso e incalzante. Tra i momenti più lirici, Vidalero, con un suadente dialogo tra pianoforte e glockenspiel. Un album formato da tanti quadretti ben disegnati e dalla breve durata. Fortunatamente l'Italia sarà tappa dei loro concerti. Michele Manzotti
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1. Carcará |
