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Palermitano di nascita ma romano di adozione, Davide Citrolo giunge con Afterblues alla pubblicazione del suo album d'esordio solista.
Dopo anni di esperienza nell'ambito del blues, con il duo "Blues trail" insieme a Luca Vaglia ma anche con le band Red Roosters e Barber Shop, Citrolo - chitarrista fingerpicking fin dagli anni Ottanta - imbraccia la sua sei corde acustica ed approda ad un album di genuino fingerpicking.
Come il titolo suggerisce, l'album parte dal blues, in cui lo stile chitarristico di Citrolo getta le sue radici per arrivare a qualcosa di diverso, ad un approccio cantabile, aperto e melodico.
Sono brani dall'andamento rilassante e circolare, che non sfoggiano un virtuosismo ostentato ma che, come lo stesso Citrolo afferma, guardano piuttosto al mondo della canzone.
Canzoni in musica che invece che esprimersi attraverso parole e accordi si concretizzano nella successione delle note e delle melodie.
Nel tappeto acustico dei brani, ogni traccia ha un significato e racconta una storia, echeggiando musicalmente la Sicilia, il Mediterraneo, la tradizione folk irlandese e anglosassone e il blues più riconoscibile (su un brano come la ottima Strade, l'unica suonata al dobro).
Lavoro di anima e cuore da parte di un artista italiano che, alla soglia dei cinquanta anni, ha deciso di puntare tutto sulla musica.
Giulia Nuti
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