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Addie Brik – Strike The Tent
(Itza Music/Audioglobe)
www.addiebrik.com

A new musical direction for Addie Brik's second release, coming out of the experience of living in Budapest for two years

Non trova patria né pace Addie Brik, Americana di origine già trasferitasi a Londra ed ora approdata in Ungheria per la realizzazione di questo suo secondo album Strike The Tent, follow up del precedente Loved Hungry (del 2004).
Addie è una cittadina del mondo, anche musicalmente parlando, e non si accontenta nella sua ricerca dei territori a lei più vicini e facili da conquistare.
Strike The Tent, che in Inglese suona un po' come “levare le tende”, registrato tra l'Ungheria e la Transilvania, è il frutto di due anni di vita a Budapest e della collaborazione con musicisti locali (tra cui il co-autore Masik Janos).
La contaminazione con sonorità etniche e lontane dal cantautorato occidentale è evidente, a cominciare dall'apertura con il brano Throat, non a caso arricchito da mantra gutturali, cantati difonici e altre sperimentazioni vocali. Tra le sonorità più acustiche della bella Shade of Palms e le atmosfere arabe di I'm going on si giunge presto a Plaintive view, il brano pop quasi di metà album che più riporta alla dimensione di un singolo per il mercato.
Il resto dell'album procede tra armonie world e tradizionali contaminate, in modo piuttosto originale, con ventate electro indie.
La dimensione raggiunta, specialmente sulla lunga durata, non sempre è accattivante all'ascolto. L'anticonformismo e il coraggio della scelta musicale portata avanti, però, sono e restano lodevoli.

Giulia Nuti

Throat
Shade of Palms
I'm Going On
Windmill
Plaintive View
Give it Up
Three Pictures
Hey Mama I Died At War
Honved Utca
Pigs
Szelmalom
There's Talk of Water

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