.

Jesca Hoop - Hunting My Dress
(Last Laugh)
www.jescahoop.com

Arrendetevi perché è arrivata Jesca Hoop, ex baby sitter dei 3 figli di Tom Waits e Kathleen Brennan, dotata di un talento pazzesco e con una invidiabile (?!?) storia in una famiglia mormone in cui cantavano intricati brani vocali folk già quando la piccola aveva solo tre anni.
Via di mezzo fra le qualità angolari di Kate Bush e Bjork (Tulip), fra la melanconia bluesy di Joni Mitchell (Four dreams) e quella folk arcana di una nuova Shirley Collins (Hunting My Dress), con chiari riferimenti a Throwing Muses, e Joanna Newson più un tocco finale di Le Mystere des Voix Bulgares buttato lì per buona misura (l’iniziale Whispering Light), la Hoop scrive un folk gotico dagli opachi passaggi pop e dalle pieghe noir, ricche di sensuale femminilità.
Tom Waits dice che ascoltarla cantare è come nuotare in un lago di notte ma anche quelli che pensano che la giovane e bella Hoop sia un po’ la Mary Poppins del 2010, non sbagliano.
Per far piazza pulita di alcune incomprensioni specifichiamo inoltre che Jesca è un talento che supera di gran lunga proposte femminili come Bat For Lashes e la pur eccellente My Brightest Diamond e si mangia in un boccone solo tutte le parvenu dell’ultima generazione.
La cantautrice sud californiana non ha limiti stilistici ed è dotata di una attitudine vocale sfrontata anche nei brani più intimi, una caratteristica dei grandi; nonostante Jesca provenga dalla assolato Ovest si deve obbiettivamente ammettere che le ha fatto bene lo smog di Manchester rendendola più in generale corrosiva e costringendola a sopravvivere e a tirar fuori una certa muscolosità che spinge Hunting My Dress fra le prime belle novità del nuovo anno.
A convincere il grande pubblico c’è voluta però la collaborazione, quella con Guy Harvey degli Elbow in Murder of Birds (un gran pezzo che qui viene riproposto dopo essere già stato inserito nel primo album della Hoop a dimostrazione che oggi bisogna saper perseverare), che le ha fatto guadagnare punti in percezione e comunicazione del messaggio.
Ecco il perché della proposizione nel nuovo album di un brano che è davvero un gioiello e non poteva, non doveva, andare perso.
Per una ragazza che ha iniziato solo cinque anni fa, - considerato che il primo disco, Kismet Acoustic, era già bello e ricco di genialità - non è affatto poco in tempi come quelli attuali.
Fate presto.

Ernesto de Pascale

Whispering Light
The Kingdom
Four Dreams
Angel Mom
Feast Of The Heart
Murder Of Birds
Bed Across The Sea
Tulip

tutte le recensioni

Home - Il Popolo del Blues

NEWSLETTER

.
.
eXTReMe Tracker