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La Tenda delle donne
Officina Giovani – Cantieri Culturali (Prato – 15/03/2007)

La Tenda Rossa, Afrodita Compagnia Teatro Arabo-Ebraico di Jaffa Kibbutzim,
College of Eational Tel Aviv, Dal romanzo di Anita Diamant, Adattamento e regia Claudia Della Seta e Ze’ev Kelaty, Musica originale dal vivo Mc Dj Karolina
Rappresentato a Roma all'Auditorium della Musica ed il 15-03-07 presso Officina Giovani - Cantieri Culturali, Prato

All’entrata in sala, la separazione. Gli spettatori vengono divisi: gli uomini da una parte, le donne dall’altra. Costretti così ad osservarsi, guardarsi in faccia, mentre al centro si svolge l’azione. La scena è ricoperta di sabbia, la sabbia è dappertutto, ricopre interamente il suolo e viene inoltre cosparsa dalle mani degli attori che la calpestano. Entra una giovane donna, un uomo in tunica bianca la segue, i due si fissano, si divorano, si avvicinano e senza parole si baciano con passione. Una vecchia signora appare poco dopo, vestita con abiti occidentali, con un piccolo seggiolino, ed inizia a raccontare: è l’ultima anima rinata di Dinah e di lei e delle sue quattro madri vuole rivelarci la storia, la verità, quella che non è mai stata narrata. La diversa verità di una donna, delle donne.
La vicenda è densa di sangue, combattimenti, violenza, ma viene descritta attraverso l’amore la gelosia, la bramosia, i figli, i parti ed anche la ferocia delle protagoniste. Anche la tenda rossa assume qua, un significato diverso. In origine nata come luogo dove le donne dovevano recarsi nei giorni del “primo sangue”, del ciclo mestruale, perché considerate impure dagli uomini, infette. Diviene invece un posto segreto, esclusivo. Un luogo dove rifugiarsi, un luogo a volte bramato, desiderato. L’anticamera prima di entrare nella vita adulta, dove riunirsi e festeggiare assieme il rito del primo sangue. Un posto dove gli uomini non possono assolutamente accedere.
Diverso il senso, diversa è anche la recitazione degli attori, più immediata, diretta, mai enfatica, mai eccessiva. Affidata molto al gesto ed accompagnata dalla parola.
I 14 attori sono prevalentemente giovani provenienti dalla Scuola Nazionale di Cinema di Roma e dal Kibbutzim College of Education di Tel Aviv con la partecipazione di altri attori del panorama italiano. Un incontro di giovani talenti che nasce proprio dallo scambio di culture e percorsi artistici differenti, da una prospettiva differente, come la stessa messa in scena.
Uno spettacolo intenso, coinvolgente, dove gioie, imbarazzi, dolori ed amori di circa duemila anni or sono diventano attuali come non mai. Ed anche gli spettatori, uomini e donne, si ritroveranno all’interno di quell’antica tenda rossa.

Azzurra Becherini

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