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Tanti tasselli per descrivere un' epoca

Progressive&Underground

Edito dalla Giunti, il volume Progressive&Underground è bel tributo ad un genere musicale, il progressive, oggi lontano dal grande pubblico ma importante per definire un preciso periodo di evoluzione musicale . Cesare Rizzi, autore dell'opera, compie un accurato lavoro di catalogazione dei dischi che hanno segnato lo sviluppo di tale genere, in un periodo compreso fra il 1967 e il 1976. Si comincia con un'introduzione sul prog in generale e si procede per autori. La prima sezione è dedicata ai maggiori ( e ognuno di essi è accompagnato da una breve nota biografica) , ma è nelle recensioni sintetiche e chiare dei lavori dei gruppi minori che il libro trova la sua sezione più interessante. I gruppi citati sono molti, e tutti accompagnati dalle fantasiose immagini delle copertine degli lp. Per forza di cose non si può dedicare la stessa attenzione a tutti, ma c'è un po' di spazio per ciascuno e si nominano molti gruppi rimasti all'epoca nell'ombra e oggi principale materia di interesse per gli appassionati del genere. Ci sono anche due piccole appendici, una dedicata ai gruppi italiani e una alle etichette principe del progressive, Harvest e Vertigo. Non si può ignorare, alla luce di pubblicazioni come questa e come il recente volume sui 50 dischi del progressive italiano, come per le grandi case editrici e discografiche sia giunto il momento di cominciare a fare i conti con la competenza di certi fans e di certi cultori di generi musicali più esclusivi.

Giulia Nuti


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