.


Bob Dylan: Stories From Electrical Storm
I concerti di Roma, Milano e Zurigo

L'odore e il fumo dell'incenso salgono lentamente dal retropalco mentre le luci si spengono, al centro della scenografia l'occhio di Horus; sembra quasi di assistere ad rito mistico, e invece è il rito del rock e della poesia di Bob Dylan che ormai da anni in questo famigerato e discusso Neverending Tour si ripete ogni sera. Comincia così il nostro viaggio in tre tappe in questo tour europeo del menestrello di Duluth che dopo aver stupito nella prima data italiana a Bolzano ora tocca Roma, Milano e Zurigo. Nemmeno il tempo di prendere conoscenza per quello che sta per accadere e si accendono le luci sul palco. Bob, vestito in stile tipicamente country-western, si posiziona al piano elettrico seguito dalla sua band che vede Larry Campbell ai plettri, il recente innesto Freddy Koella (proveniente dalla band di Willie De Ville) alla chitarra, Tony Garnier al basso e George Receli alla batteria. I concerti di questo tour si muovono su uno schema fisso nella parte inziale e in quella finale dedicata ai bis, ma a pulsare musica e poesia è il cuore dello concerto; la particolarità di questo tour sono i vari brani centrali, ogni sera infatti Bob varia la scaletta pescando nel suo repertorio più poetico e toccante. La vera sopresa però è vedere Bob nei panni da pianista di saloon, non pochi infatti in queste tre serate avrebbero desiderato verderlo alla chitarra, e invece lui se ne sta lì al piano defilato sulla sinistra, agitandosi alla grande come un nuovo Jerry Lee Lewis lasciando uno strano vuoto al centro del palco, quasi volesse essere alla pari dei suoi musicisti. Un atto senza dubbio di grandissima umiltà a dispetto di quanti lo abbiano catalogato come un despota accentratore. Come inizio per questi concerti Bob si affida sempre pezzi veloci e travolgenti, in questi concerti ci tocca il boogie serratissimo di To Be Alone With You, un pezzo country mieloso su Neshville Skyline ma assolutamente rock n' roll in queste tre serate, a conferma di come Bob sia unico nel mondo del rock a saper rivoluzionare la sua musica. Non più quindi il classico traditional riarragiato secondo i canoni del miglior country-rock, ma un brano veloce e teso che rapisce il pubblico ogni sera. Il primo classico immancabile in scaletta é It's All Over Now Baby Blue, un pezzo che nel NET non ha mai particolarmente brillato ma ora è tutto diverso. Larry Campbell regala magie alla pedal steel e il sound è meno ruvido e più elegante rispetto alle versioni degl'altri tour. La voce di Bob è splendida sembra aver recuperato tutte quelle le sfumature profondissime ed emozionanti che sembravano ormai perse per sempre. Sempre da Bring It All Back Home è l'invettiva di It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding) in una versione oscura e micidiale con Larry Campbell al Cittern e Freeddie alla chitarra elettrica. Ogni verso è martellante ed inquietante allo stesso stesso tempo, non c'è versione del passato che tenga quanto ad energia e a trasporto con cui è cantata quella di questa sera. Le parole si fanno sempre più roventi e corrosive man mano che scorrono i versi fino a generare scosse telluriche che suonano più attuali che mai.

Meno risentita e tesa del solito è Don't Think Twice, It's All Right presentata a Roma in una bella versione vagamente-country ma più intensi e passionali risultano i suoi brani di non-amore. In questi brani Bob dimostra ancora di avere nella voce sfumature toccanti e romantiche, come nella magnifica Love Minus Zero/No Limit di Zurigo e in Boots Of Spanish Leather eseguita a Milano, entrambe rese è splendide da un nuovo arrangiamento elettrico, in cui Larry Campbell nella prima suona la pedal-steel e nella seconda il cittern regalando attimi di vero e proprio lirismo strumentale. Poesia allo stato puro è quella di Desolation Row in cui Bob ha commosso il Filaforum di Milano con una performance da brividi trattando ogni verso come fosse un susseguirsi si acquerelli appena dipinti e poi incorniciati da strepitosi assoli di armonica. A dipingere c'è la sua voce che al momento di cantare il verso "But he was famous long ago, For playing the electric violin" si increspa per un attimo quasi commossa. Applauditissima l'immancabile Mr Tambourine Man, che appare irriconoscibile rispetto al passato grazie all' evidente riscrittura melodica, e soprattuto rispetto alle non eccezionali versioni recentissime, Bob canta quasi trascinato dalle parole scandendo ogni singolo verso alla perfezione, senza trascinare le finali delle parole e senza enfatizzare troppo il ritornello, impreziosendo il tutto con delle belle parti di armonica.


Notevole anche il recupero di una delle più attente e universali canzoni di "protesta" di Bob, The Lonesome Death Of Hattie Carroll eseguita sia a Roma che a Milano, in cui la voce di Bob è evocativa al punto da rendere vive le immagini tremende di William Zanginger che uccide Hattie Carrol. Maestosi i brani elettrici da Highway 61 Revisited e Blonde On Blonde come le poderose e telluriche versioni dell'attesisssima Just Like Tom Thumb's Blues e di Most Likely You Go Your Way (And I'll Go Mine), entrambe eseguite a Zurigo e in cui dopo anni si riapprezza un suono molto vicino a quello mercuriale di cui parlava negl'anni 60 Bob a Robbie Robertson della Band, il tutto è guidato dallo sferragliare delle chitarre attraverso le parti ritmiche ossessive suonate dal menestrello a piano. Abbastanza routinaria ma degna di pur sempre di nota è l'immancabile Highway 61 Revisited guidata dagli assoli rallentati di Freddy Koella. Nessun brano dalla produzione dei settanta e la sola Every Grain Of Sand, dal periodo religioso dei primi anni 80, cantata da Bob in un atmosfera quasi sacrale quasi fosse una preghiera laica dallo stile dolcissimo e dal grande spessore emotivo. Da Oh Mercy arriva Man In The Long Black Coat, eseguita a Roma e cantata con assoluta passione e trasporto mentre la band ricrea quel sound tipicamente notturno che aveva su disco. A Zurigo è stata invece eseguita Shooting Star, in cui Bob al piano e alla voce incanta mentre Freddie e Larry incidono sulla melodia ricami degni di un cesellatore di argenti e un grandissimo George Receli alla batteria infonde un tocco ritmico delicatissimo. L'esecuzione di Dignità a Milano vale poi tutto il concerto sia perché era una delle canzoni most wanted di questo tour sia per l'energico arrangiamento in cui il fedele Tony Garnier al basso stende un tappeto sonoro micidiale su cui il batterista Recile lavora incessantemente senza un attimo di respiro. Solo a Zurigo si ricorda di Time Out Of Mind e recupera ben due brani, Can't Wait in una versione più oscura e claustrofobica che mai e Cold Irons Bound con un'arrangiamento molto simile in alcuni punti a quello della recente versione presente su Masked & Anonymous ma con in più una bella dose di groove che non guasta affatto.

Grande anche Things Have Changed, eseguita a Milano con grande trasporto mentre l'oscar vinto grazie a questa canzone, incisa per la colonna sonora di Wonder Boys, fa bella mostra di se proprio accanto a Bob. Immancabili i pezzi più movimentati dall'ultimo Love & Theft come Cry A While, uno splendido blues giocato su cambi di tempo repentini e sull'armonica blues di Bob o ancora Honest With Me, che stordisce per l'alto impatto elettrico generato dai riff killer di Larry Campbell alla slide e dai grandi assoli di Freddy Koella. In questi brani Bob da il meglio di se proprio con la voce, da tempo oggetto da parte dei fan di critiche e ormai bollata come finita per sempre e lo dimostra in una sempre più travolgente Tweedle Dee & Tweedle Dum, una cavalcata a briglie sciolte che fa ballare il pubblico come non succedeva da tempo. Prima dei bis c'è sempre una travolgente Summer Days ancora da Love & Theft dove Bob si agita dimenandosi al piano regalando l'ennesimo sipario di arte chapliniana di cui solo lui è padrone al mondo oltre logicamente al proprietario originale.

Dopo una brevissima pausa Bob e la band rientrano sul palco e seguendo lo schema fisso di questi tour europei, partono i bis ormai classicissimi ma maledettamente potenti. La prima del lotto è Cat's In The Well, tormentata dai riff elettricissimi di Freddie Koella che da canzoncina che era la trasforma in un pezzo a dir poco travolgente e coinvolgente. Uno stacco di batteria e poi è Like A Rolling Stone che dal vivo non era mai stata così perfetta e vicina all'originale, Bob canta con passione e addirittura sembra gradire moltissimo l'effetto karaoke che si produce ad ogni ritornello. Teminata Like A Rolling Stone Bob rompe il silenzio e esordisce dicendo: "Thank You Friends!" e poi passa a presentare la band. In conclusione ecco la nuova versione di All Along The Weatchtower dall'impatto marziale e sempre più epico che sfocia nelle note della colonna sonora di Exodus che si intrecciano con l'armonica suonata da Bob. Ottima la ritmica ossessiva e ostinata di Recile che ricrea un senso di precarietà e sofferenza, dopo ogni verso Campbell si produce in un assolo lancinante in cui presto subentra anche Koella trasformando questa canzone una splendida jam di rock n'roll duro e puro. Entrambi si dimenticano di avere sul comodino la foto di Hendrix e personalizzano la canzone con tocchi chitarristici senza eguali. Alla fine dei concerti Bob appare visibilmente stanco ma è ancora saldamente al comando del suo vascello e ci resterà ancora a lungo.

Salvatore Esposito

Le scalette dei concerti

Rome, Italy
Palalottomatica (Palaeur)
November 1, 2003


To Be Alone With You
It's All Over Now, Baby Blue
Cry A While
The Lonesome Death Of Hattie Carroll
It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding)
Mr. Tambourine Man
Man In The Long Black Coat
Tweedle Dee & Tweedle Dum
Love Minus Zero/No Limit
Highway 61 Revisited
Every Grain Of Sand
Honest With Me
Don't Think Twice, It's All Right
Summer Days

BIS

Cat's In The Well
Like A Rolling Stone
All Along The Watchtower

Milan, Italy
Filaforum
November 2, 2003


To Be Alone With You
It's All Over Now, Baby Blue
Cry A While
Desolation Row
It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding)
Boots Of Spanish Leather
Things Have Changed
Dignity
The Lonesome Death Of Hattie Carroll
Tweedle Dee & Tweedle Dum
Mr. Tambourine Man
Honest With Me
Every Grain Of Sand
Summer Days

BIS

Cat's In The Well
Like A Rolling Stone
All Along The Watchtower


Zürich, Switzerland
Hallenstadion
November 3, 2003


To Be Alone With You
It's All Over Now, Baby Blue
Cry A While
Just Like Tom Thumb's Blues
It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding)
Shooting Star
Cold Irons Bound
Most Likely You Go Your Way (And I'll Go Mine)
Can't Wait
Highway 61 Revisited
Love Minus Zero/No Limit
Honest With Me
Every Grain Of Sand
Summer Days

BIS

Cat's In The Well
Like A Rolling Stone
All Along The Watchtower

tutte le recensioni

home

.
.

eXTReMe Tracker