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EZIO GUAITAMACCHI: PEACE & LOVE
EDITORI RIUNITI
pp. 287 con Cd allegato
Euro 26



La nostra memoria di ascoltatori di musica americana è affollata da tanti personaggi. Spesso non diamo a un nome, a una canzone, a uno stile la giusta collocazione geografica o temporale. Magari sappiamo che Woodstock si trova all’est e Monterey a ovest degli Stati Uniti. O forse non ce ne importa così tanto. A volte però la musica, con l’atmosfera che ne deriva, non può essere scissa da una particolare regione o da una città. Per questo qualcuno decide di raccontare la storia che origina quella musica, perché le storie, le vicende spiegano quella canzone o quelle emozioni che proviamo. In questo caso Ezio Guaitamacchi, direttore di Jam, ha focalizzato la sua attenzione sulla California, o meglio su San Francisco e il quartiere di Haight-Ashbury. Da lì sono passati in tanti, intellettuali, musicisti, gente senza arte né parte, oppure con delle splendide intuizioni. Peace & Love è un’ideologia semplice, ma sfaccettata nei suoi vari protagonisti. "Sognando la California" abbiamo ascoltato gruppi che in queste pagine ritroviamo con i calzoni corti: i Jefferson Airplane che si arrabattano prima di trovare una cantante con Grace Slick, la comparsa come una botta nello stomaco (per aspetto dimesso e voce straordinaia) di una ragazza texana chiamata Janis Joplin, l’epopea dei Grateful Dead, lo strano nome del gruppo Quicksilver Messenger Service di John Cipollina, le testimonianze di Country Joe McDonald. Il libro di Guaitamacchi (completato da cronologia, bibliografia e discografia) è per metà una lunga preparazione a tre momenti fondamentali: l’estate dell’amore (la Summer of Love del 1967), il festival di Monterey, e la vicenda di Otis Redding. La migliore narrazione è quella relativo all’appuntamento musicale: in quel caso molti avevano capito che essere lì era importante, anche se non si era musicisti californiani. Anzi gli Who avevano varcato l’oceano per non mancare, così come non sarebbero mancati a Woodstock. Nelle esibizioni compaiono nuovi protagonisti, molti dei quali (pensiamo solo a David Crosby) diventeranno personaggi fondamentali per i nostri ascolti. Guaitamacchi decide poi di guardare avanti, di sapere chi è ancora vivo e in attività nonostante si parli di 40 anni fa. Per non perdere uno spirito che ha conquistato (e in alcuni casi bruciato) tante persone. L'omaggio è poi completato da un cd dove Guaitamacchi alla chitarra, Brunella Boschetti Venturi alla voce e altri musicisti rivedono a loro modo 10 brani di quell’epoca irripetibile.

Michele Manzotti



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