Billy Bob Thornton - Hobo
(Big Deal)
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Academy Award-winning writer, actor, director, and musician, Billy Bob Thornton released his third album, Hobo, on Big Deal Records. Hobo is an autobiographical journey which finds Thornton fulfilling a long time dream of doing an album of songs about the state of California.

Lontano dai riflettori di Hollywood, Billy Bob Thornton con Hobo, ha messo a segno il suo disco più maturo e personale. Non è un caso infatti che rispetto al suo disco precedente The Edge Of The World, Thornton abbia puntato più sulla qualità che sulla quantità. Laddove infatti il precedente andava ben oltre i settanta minuti, Hobo è estremamente più contenuto ed efficace. Mai come in questo caso il suo songwriting sembra rispecchiare la sua carriera di attore tanto da dare più volte l’impressione di essere la sceneggiatura di un road movie in pieno stile americano. I brani hanno il sapore della polvere che si alza quando si attraversano le lunghe autostrade verso la frontiera tex-mex, l’odore dei motel e i colori del cielo del Texas. Il disco non presenta grandi impennate elettriche, ad eccezione del country-rock tiratissimo di Orange County Suicide, ma piuttosto ballate visionarie come le suggestioni dilaniane della title-track, il talkin’ blues di El Centro On Five Dollars A Day e il rifacimento di Your Blue Shadow, apparsa già nel suo album di debutto. A dare man forte a Thornton, troviamo nel disco ospiti d’eccezione come Dwight Yoakam che gli regala la sua The Late Great Golden State ed è presente ai cori in Gray Walls, un brano che condanna il way of life di Hollywood, e il fidato chitarrista Randy Mitchell che colora di spunti lanoisiani Smooth Me Over. Tra i brani migliori del disco è d’obbligo segnalare I Used To Be A Lion e la suggestiva At Least We Dreamed, in entrambe Thornton da prova di essere un songwriter performer di assoluta qualità. Hobo è dunque un desiderato viaggio autobiografico, che quasi fosse un sogno da sempre inseguito, finalmente trova la sua realizzazione in un album che scorre come una pellicola cinematografica e che colpisce come una raccolta di poesie.

Salvatore Esposito