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Julian Cope - Black Sheep (2 cd)
Head Heritage
www.headheritage.co.uk

Il druido-archeologo Julian Cope realizza uno dei suoi dischi più belli, aspri e interessanti. Meglio pecore nere che soltanto pecore...

The drude is back. After two books recently published,a lot of records and side projects with his own label Julian Cope is on the road again busking in the streets of Britain with his new beautiful record "Black Sheep". A raw and electric picture of our times looking at the past.

"Centurione Nonpossumus, la Gallia è sotto il dominio di Cesare? E' essa occupata? Tutta tutta?"
"O grande Cesare,la Gallia è occupata ma c'è un piccolo villaggio che resiste ora e sempre all'invasore"...
Quel villaggio, o lettori, molti di noi hanno imparato a conoscerlo bene, seppure non abbia mai avuto un nome preciso. Sappiamo che si trovava in Armorica,stando a quanto descrivono gli autori di "Asterix" Goscinny e Uderzo.
Ne scrivo perchè lì è stata la prima volta che ho incontrato un druido. Il suo nome era Panoramix e aveva una lunga barba,conosceva i nomi e gli effetti delle piante che raccoglieva nella foresta dei Carnuti con il suo falcetto d'oro e con quelle preparava la pozione magica che rendeva invincibile chiunque la bevesse e i romani lo sapevano bene perchè arrivavano cazzotti come grandine.
Julian Cope si è definito anni fa un druido. In fondo ha ragione. Le figure druidiche sono sempre state associate alla cultura dei padri, alla ricerca religiosa,all'attenzione per il mondo,le sue piante e la conservazione del pianeta. Eppure nonostante i forti legami con la cultura del passato il loro era un ruolo di guida ed ispirazione anche per la capacità di essere pienamente calati nel tempo presente. L'ex leader dei Teardrops Explodes ha alle spalle una carriera fatta di capolavori, passi a vuoto,incomprensioni,cause legali e circa un anno di ricerche in primissima persona sugli allucinogeni. Nel frattempo ha pubblicato diversi libri,autobiografie,manuali sul Krautrock ("Krautrock Sampler") di cui è uno dei massimi esperti a livello mondiale e "Il moderno Antiquario. Una storia premillenaria della Britannia megalitica" (è anche conferenziere nelle università).
Personalità sfaccettata non c'è che dire,se poi aggiungiamo che è artisticamente incontrollabile, abituato ad incidere le parti vocali solo una volta manco fosse Mina, capace di farsi venire (come in questo periodo) una seria infezione alla gola saltando concerti importanti perchè voleva esibirsi per strada a Liverpool sotto la pioggia scrosciante accanto al busto di Freud,solo così dicevo, possiamo capire che tipo è questo druido gallese.
Il nuovo disco,pubblicato su due cd per espressa volontà di Cope,è la cosa più bella che, libri a parte, abbia pubblicato in anni. Certamente superiore al precedente ci riporta ai suoi universalmente acclamati primi album. Roba tipo "World Shut Your Mouth","Fried" (credo si riferisse ai suoi neuroni, almeno a una consistente parte di essi),o l'ancora più conosciuto "Saint Julian". Nel tempo Cope ha sicuramente diretto su strade compatibili ad un certo rapporto di socialità col mondo le sue passioni religiose e i suoi anni in acido. Certo non è un tranquillone ma va bene così se possiamo ascoltare pezzi come quello che apre "Black Sheep" intitolato "Come the Revolution" o la lirica "Black Sheep Song",il funereo finale di "I Can Remember This Life" insieme a "Psychedelic Odin" o "These Things I Know". Nelle canzoni ci sono anche parti recitate,veri e propri messaggi come se il modo di esposizione letterario si fondesse con quello dell'autore di canzoni,anche quelle di “protesta”. Forse questa è la pozione magica di Julian Cope: fare di un mix culturale creato da interessi diversissimi una sola cosa,tanto per dire che le culture e gli interessi possono mischiarsi fino quasi a confondersi ma l'importante è percorrere almeno un pezzo di strada insieme a loro. E imparare ad avere a che fare col mondo e chi lo abita,rispettarli ed esserne rispettato,semplicemente.


Alessandro Mannozzi

Come the Revolution
It’s Too Late to Turn Back Now
These Things I Know
Psychedelic Odin
Blood Sacrifice
The Shipwreck of St. Paul
All the Blowing-Themselves-Up Motherfuckers
Feed My Rock and Roll
Dhimmi is Blue
The Black Sheep Song
I Can Remember This Life

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