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Marillion
Happiness Is The Road, Vol. 1: Essence
Happiness Is The Road, Vol. 2: The Hard Shoulder

(Intact)


The real free spirit of music business.

I Marillion mi sembrano sempre più simili ai protagonisti della famosa serie cult di fantascienza degli anni ’70 ‘Spazio 1999’: abbandonati nello spazio profondo, costretti a crearsi le proprie regole e a fare i conti solo con loro stessi.

Da anni infatti continuano per la loro strada forti del supporto dei loro fan sparsi per il globo che li finanziano quando nessuna casa discografica sembra interessata a loro.

La loro musica è sempre più unica e autoreferenziale: ogni album è inconfondibilmente “Marillion” pur optando per sonorità ora moderne e ricche di loop, ora più romantiche e retrò. Questo doppio album segue la strada che i 5 musicisti hanno ormai intrapreso da anni: 20 canzoni, in cui melodie pop, pianoforti sognanti, chitarre melliflue e tappeti sonori quasi ambient si alternano tra intuizioni brillanti (‘This Train Is My Life’, ‘Woke Up’ in ‘Essence’ e ‘Asylum Satellite’ e ‘Whatever Is Wrong With You’ in ‘The Hard Shoulder’) e normale routine.

I 2 CD alla fine scorrono via senza riuscire a trattenere l’attenzione dell’ascoltatore a meno che quest’ ultimo non sia un fan affezionato e avido di conoscere ogni più recondito pensiero e emozione di Steve Hogart, che dopo il suo divorzio, in questo disco canta la voglia di vivere la vita alla giornata, sempre pronti a saltare sul treno delle opportunità e novità.
Jacopo Meille


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