Tom Freund - Collapsible Plans
(Tom Freund)
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Tom Freund ormai è una certezza ed è ben oltre la solita etichetta di next big thing. I suoi dischi a partire dal bellissimo North American Long Weekend, di ormai dieci anni fa, per finire a Copper Moon del 2004 dimostrano tutta la sua crescita come cantautore capace di unire la tradizione folk al jazz mescolando il tutto con sonorità più urbane affini tanto a Joe Henry quanto a Elliott Murphy. Collapsible Plans, il nuovo album di Tom Freund, vede Ben Harper nelle vesti di produttore con il quale già aveva inciso un ep nel 1993, e rappresenta un punto di ripartenza importante nella sua carriera. Certe eccentricità che in passato avevano contraddistinto il suo stile sono in parte state assorbite dalla personalità forte di Ben Harper che ha confezionato un suono eccellente per questi nuovi brani. Si parte con la spettacolare title track che apre il disco con il suo incedere soffice accarezzato dall’intreccio tra weissenborn e percussioni, si prosegue poi con due brani già noti ovvero Comfortable in Your Arms, qui riletta in una versione più efficace nella quale è stata posta maggior cura nel ritornello ora molto più incisivo e diretto e Copper Moon, quest’ultima caratterizzata dalla presenza di Jackson Browne alla voce e al piano. Eccellenti sono poi la trascinante Unwind, l’intensa Cant’ Cry Hard Enough e la geniale Why Wyoming. Sul finale il disco riserva ulteriori sorprese con Whithout Her I’d Be Lost con Ben Harper che suona la batteria, la splendida Queen Of The Desert per voce e ukulele e la conclusiva Begin Again. Collapsible Plans è un disco affascinante che conferma tutto il talento di Tom Freund, tanto per gli splendidi arrangiamenti confezionati da Ben Harper quanto per la forza delle singole composizioni.

Salvatore Esposito