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INTERVIEW

Peter Hammill

 

Mi sembra che l'album sia fortemente incentrato sui contenuti. Su Sofa Sound hai detto che quando fai un album solista puoi andare profondamente nei tuoi interessi personali. c'è un tema principale?

Il tema principale è la scomparsa. Delle persone, delle cose, delle fasi della vita, degli edifici, di tutto. Quando inizio a registrare un album non devo per forza partire con una grande idea che voglio seguire. Gradualmente mentre lavoro all'album le cose arrivano, e in questo caso sicuramente la scomparsa.


Fare un album solista vuol dire la possibilità di concentrarsi su se stessi. Nel tuo caso lo fai abbastanza spesso, la tua carriera solista è fortemente parallela a quella della reunion dei VDGG....

Sì, è un periodo molto interessante e mi sento molto fortunato ad essere in questa posizione. Ho  sessant'anni ma ho una carriera che va avanti da solista e una che va avanti con il gruppo. Passare da una cosa all'altra, a dir la verità, rinvigorisce


I contenuti dell'album sono molto profondi. Sembra che tu abbia voluto esplorare il significato della vita, forse per te o forse per quelli della tua generazione. E' una cosa personale o forse più generazionale?

Entrambe le cose. La forza di questo disco è che c'è un mood, che è molto difficile da toccare e prendere. Ed è anche ciò che riguarda gli argomenti. Non si riferisce ad una canzone specifica ma a alla raccolta di canzoni nell'insieme, perché ci sono canzoni diverse sul disco


Ho notato una certa critica verso lo stato presente della vita o della società...

Una parte di tutto questo è connessa al fatto che io ho sessant'anni... ho una famiglia cresciuta e non una famiglia giovane e questo penso che sia il tipo di periodo in cui essere attivi, e io spero di essere attivo, ma anche guardarsi intorno e valutare che cosa è cambiato nel corso di una vita e che cosa verrà dopo. Non mi voglio giustificare, è naturale dire era diverso ai miei tempi, lo fanno tutte le generazioni, ma di certo queste considerazioni vengono fuori sempre più spesso a mano a mano che uno diventa più vecchio


Pensi che un album o una canzone possano aiutare a smascherare le contraddizioni dello stile di vita contemporaneo?

Penso che nelle canzoni, nei libri, nei posti, nel cinema, nella pittura tutto questo in una certa misura c'è o ci può essere, come in differenti tipi di arte. E' qualcosa che può essere fatto attraverso l'arte, sì


Un modo di pensare più utopistico e rivoluzionario potrebbe essere realistico oggi ? Più di quanto non lo fosse quando eri giovane, alla fine degli anni 60... questo si collega anche direttamente alle canzoni dell'album

Sì naturalmente è comune a tutti quando guardiamo indietro... quando io ero un teenager o avevo vent'anni avevo una visione del mondo che era molto o bianco o nero. Non avevamo grande informazione riguardo al mondo, alle diverse culture, alle cose che succedevano nei diversi posti del mondo, per cui la visione in bianco e nero era piuttosto forte. Ma più uno cresce più uno vede le cose nelle diverse sfumature di grigio, vede le contraddizioni e i paradossi nelle cose. Di ogni evento, naturalmente, è possibile scrivere in modo onesto solo se scrivi dal punto di vista dell'età che hai invece di far finta di essere più giovane o più vecchio. E' una storia complessa e sempre in evoluzione


Quindi metti l'onestà davanti a tutto, potrebbe essere il tuo suggerimento per gli autori più giovani?
Il mio suggerimento per gli autori più giovani è spero che abbiate buona fortuna, perché la strada è molto più dura per i giovani autori oggi di quanto non fosse negli anni 70 o addirittura negli anni 80.  Io sono stato fortunato a sufficienza per portare avanti la mia carriera nel corso di questo periodo di tempo. Ma uno dei motivi per cui penso di avere ancora oggi un pubblico è che ho tentato di fare le cose onestamente e di presentarle in modo onesto ad ogni età nel mio lavoro


Questo è qualcosa d'importante, specialmente oggi che per nessuno è facile...

Esatto, come ho detto oggi è difficile per chiunque avere qualsiasi tipo di carriera nel mondo della musica, è molto complicato.


Hai detto che la differenza principale rispetto ai testi che scrivi con il gruppo è che, con il gruppo, provi a trovare un argomento che sia di generale interesse per tutti nella band e che quel tipo di testi sono più ironici, non vorrei dire umoristici...

No no, credo proprio che ci sia una certa dose di umorismo ed è una delle caratteristiche divertenti dei VDGG adesso, nel ventunesimo secolo, rispetto al ventesimo secolo. Noi tre collettivamente pensiamo che suonando una musica che è sicuramente seria sia una buona idea avere degli aspetti di umorismo. E' più un umorismo oscuro rispetto a quell'umorismo che ti fa ridere a voce alta. Ma siamo molto vicini a questo aspetto. 


Ad esempio la prima canzone nell'ultimo album del VDGG sembra riferita a Berclusconi...

(ride) Un sacco di cose sono riferite a Berlusconi in questo momento !

Lo puoi dire forte... è una situazione molto difficile credimi

E' anche molto italiana a dir la verità.. 


Dall'altra parte, però, sembra che tu voglia avere un approccio più rigoroso, per te stesso... Sembra che tu dica a te stesso "Peter, let's go straight into that"

Penso che, come abbiamo detto, questo sia il risultato del fatto che la carriera della band è ancora in corso. Naturalmente non stiamo in tour tutto il tempo, non registriamo tutto il tempo... Stiamo insieme probabilmente solo per un paio di mesi in un anno, altro tempo ci vuole per prepararsi. Ma la vita della band, in termini di suonare dal vivo, scrivere etc, c'è. E c'è del materiale che avanza. 

Questo non vuol dire che voglio lasciarmi qualcosa da parte per la mia carriera solista in termini di testi o in termini di musica, che probabilmente suonerebbero meglio in un contesto rock con il gruppo. Però c'è una sorta di divisione tra le due carriere per cui quello che faccio da solista è sempre determinato da quello che NON faccio con i VDGG. Questo penso che sia abbastanza interessante. 

Le canzoni più ascetiche specialmente negli ultimi due album le ho registrate da solo. che si ricollega a ciò che molti anni fa ho iniziato a fare nei dischi solista. Il fatto che le due carriere progrediscano simultaneamente le definisce e dà una certa vitalità ad entrambe. 


Non abbiamo ancora parlato della musica, abbiamo parlato dei testi. A questo punto, qual'è il tuo approccio alla parte musicale delle composizioni? Cerchi musica e pattern di accordi che seguano i testi? Non è che voglio chiederti se è nato prima l'uovo o la gallina..

Sì ma in un certo senso è questione dell'uovo o la gallina. generalmente la musica nasce prima dei testi. Oggi comunque quando scrivo le canzoni non mi siedo al pianoforte o con la chitarra, ci sono diversi modi in cui le canzoni vengono scritte. Alcune volte solo pensando ad una melodia nell'aria, altre volte con il tradizionale processo di scrittura, altre ancora lavorando in studio. Ma nella maggioranza dei casi nasce prima la musica. Forse ci può essere una piccola linea di testo associata alla musica, magari il titolo o il ritornello. Poi devo scoprire cosa la musica vuol dire dal punto di vista del testo. Generalmente questo è il processo


Ti succede mai che butti giù qualcosa di musicale e alla fine dici no, questa musica non c'entra niente con il testo ?

In modo particolare quello che accade è che certe volte.. beh un album quando viene pubblicato è sempre una certa raccolta di canzoni. E non per forza sono le canzoni a cui ho lavorato in quel periodo ma sono canzoni che hanno una relazione le une con le altre. Hanno una relazione dal punto di vista musicale, ma anche una relazione in quanto diverse le une dalle altre. Per quanto riguarda i testi a volte sono in relazione ed altre no. ed altre, per un motivo o per un altro, semplicemente non rientrano in quel gruppo. E' come avere le riserve in una squadra, le hai tutte ma non per forza tutti i giocatori funzionano in una certa combinazione. Certe volte il giocatore migliore viene lasciato in panchina, perché funziona meglio averne un altro. Per cui certe volte ci sono delle canzoni che vengono messe da parte. Certe volte anche per anni ed anni, ci sono pezzi che continuano a tornare  e alla fine vengono pubblicati e trovano il loro giusto posto. E' un processo in continua evoluzione


Secondo me il punto forte dell'album è un approccio melodico più forte. Queste canzoni, dal punto di vista melodico, sono molto molto forti...Mi immagino che dopo tutti questi anni ciò non accada naturalmente o facilmente. Oppure semplicemente succede?

Per me in un certo senso è un mistero come riesca ancora a trovare le canzoni, e uso la parola trovare piuttosto che scrivere perché ancora c'è molto questo processo. Comunque sì, le canzoni ancora escono naturalmente, specialmente quelle melodiche come queste. Come ho detto, sono molto fortunato insomma


Mi ricordo anni fa l'ultima volta che ci siamo incontrati a Firenze che parlavi di una nuova età oscura, di un nuovo Medioevo. E, sfortunatamente, siamo tutti d'accordo. Sappiamo come stanno andando le cose. Queste canzoni sembrano meno collegate ad una generale età oscura ma sono più...

Più interiori

Ok, più interiori. Prego...

Sono interiori e anche in un certo senso meditative. Non sono canzoni luminose e non hanno grandi messaggi da portare al mondo. Ma specialmente in questi giorni di rumore e velocità - perché il rumore e la velocità sono intorno a noi - è importante conservare la vita interiore e il monologo interiore. 


Allo stesso tempo mi sembra che l'uso di controparti,seconde voci eccetera sono più cinematografiche di sempre..

Sì esatto ci sono molte cose cinematografiche in corso. Anche il suono della musica stessa potrebbe essere musica per il cinema. Ci sono molte cose che sembrano semplici e circolari e invece poi ci sono quei minuscoli suoni che disturbano al di sotto. E, sinceramente, è stato divertente lavorare in questo modo. 


Immagino che recentemente tu abbia visto dei bei film

Sì ma non poi così tanti... non ne vedo molti oggigiorno


C'è mai stato un punto nella tua carriera, come adesso, in cui hai pensato "ok adesso faccio un album solista, vado avanti da solo"

Si questo succede molto spesso e ha a che fare con il fatto che sono coinvolto nella vita continuativa e democratica del gruppo, per la quale è un'incursione. Dal punto di vista del mio carattere è qualcosa con cui mi sono sempre sentito a mio agio. Non è una questione di ego, anche se ci sono cose che voglio provare quando sono da solo che non faccio con i VDGG e viceversa. Come ho detto, come sono fortunato ad avere entrambe le cose


Pensi che un gruppo sia una democrazia guidata da un dittatore?

Negli anni sì, certe volte sì. Non posso dirlo adesso, diciamo che ora siamo tutti dei signori e dei gentlemen. Riusiciamo a portare avanti la democrazia senza alcun elemento dittatoriale.  E' una delle virtù dei vecchi amici che fanno una reunion 


Prendi questa domanda con il sorriso: Peter Hammil è il tuo peggior nemico?

Probabilmente sì, penso che mia moglie e la mia famiglia potrebbero dirlo. Nel senso di essere il mio manager e di avere grande successo probabilmente sì. Ma diciamo che sono il mio peggior nemico e anche il mio miglior amico. Perché alla fine fortunatamente sto ancora facendo questo e credo che sia una benedizione il fatto di poter fare ancora musica, andare in tour da solo e con i VDGG. In qualche modo ho costruito questa fortuna per me stesso lungo la strada


Queste due domande conducono all'ultima: essere il tuo nemico o essere parte di un gruppo in cui c'è una democrazia ma cerchi di far valere le tue idee ti aiutano, specialmente da solista, a continuare a scrivere dopo tutti questi anni?

E' complicato perché la scrittura da solista è qualcosa che avviene veramente veramente da solo. In fatti al momento, al di la del tour che avverrà in dicembre o gennaio, stiamo cominciando a lavorare alla scrittura del materiale per il nuovo disco dei VDGG. E oggi si lavora meno su brani veramente finiti, che siano miei o degli altri. Si tratta più di portare avanti i pezzi. Ci mandiamo dei CD a vicenda, abbiamo giusto cominciato un paio di settimane fa, contenenti frammenti , idee, sequenze di accordi, frammenti di riff, certe volte frammenti solo di rumore, per poi chiedersi "come possiamo dare forma a questo materiale?". Per cui assembliamo pezzi, oggetti, frammenti di materiale e poi gradualmente cominciamo a dare forma al tutto insieme, e poi alla fine lo facciamo quando ci troviamo per provare e registrare. E questo credo che sia quasi unico ed è diverso dal modo in cui eravamo soliti lavorare negli anni settanta con i VDGG quando portavamo brani finiti spesso con i testi finiti. Ora è un processo molto più aperto ed è piuttosto interessante perché al momento non abbiamo nessuna idea di come sarà il prossimo disco dei VDGG. Così come quando inizio un album solista non ho la minima idea di come sarà, diventa chiaro lungo la strada. E onestamente è l'aspetto più emozionante del fare musica in questo momento. 


Non ti ho volutamente chiesto niente delle singole canzoni perché per me è giusto lasciare la domanda aperta al pubblico..

Esattamente, il pubblico deve scoprire le canzoni da solo 


Ernesto De Pascale

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