Disco d'esordio per Paolo Cecchin, musicista di Bassano del Grappa, classe 1983. La sua è musica d'autore italiana che non ignora la lezione di gruppi rock che vanno dai Beatles ai Nirvana, citati nelle sue brevi note introduttive a “Nel mio mondo”. Proprio i Nirvana vengono evocati su brani come Happy Hour, costruito su un riff tirato alla Smells Like Teen Spirit sposato alla scelta intelligente e inusuale di un testo, come tutti i suoi in questo disco, in italiano. Due le cover in questo album, “Milano e Vincenzo” di Alberto Fortis e “La nostra relazione” di Vasco Rossi.
La scelta di spostarsi verso il rock più che verso l'italianità classica è l'elemento più forte dell'esordio di questo giovane autore. Sui testi invece, ancora ingenui e da rifinire, e su alcune scelte pop come “La sola e unica” c'è ancora strada da fare per affinare il tiro.
Giulia Nuti
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Non mi importa
La sola ed unica
Destino
Milano e Vincenzo
Happy Hour (non mi diverto più)
Salto nel vuoto
La nostra relazione
Spero
La mia anima resterà
La festa delle nullità
Dissolvenza in nero
La tela del ragno
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