. Nuova poesia americana. San Francisco – a cura di Luigi Ballerini e Paul Vangelisti
LIBRI
“giù per Grant Street verso Columbus Avenue”
madeleine peyroux Nuova poesia americana
San Francisco
a cura di Luigi Ballerini e Paul Vangelisti
Oscar Mondadori – 2006
Euro 12,80
www.librimondadori.it

La west coast è sempre stato un territorio generoso in quanto a creatività e ad espressione artistica in ogni sua forma. Una fra tutte la poesia, che ha trovato lì spazi e tempi straordinariamente consoni alla sua realizzazione.
Per accedere a quanto sta succedendo sulla scena poetica nord californiana è imperdibile l’antologia Nuova poesia americana.San Francisco,da poco editata negli Oscar Mondadori e secondo volume (a un anno di distanza dal primo dedicato a Los Angeles) di un progetto destinato a presentare la poesia contemporanea statunitense. Intenzione dei curatori, Luigi Ballerini e Paul Vangelisti, è quella di delineare una “geografia della storia” dove emerga più la complessità del panorama che i tratti univoci di un continente. Dalla costa ovest questo interessante viaggio proseguirà con tappe dedicate alla scena di New York e a quella di Chicago e del midwest.

I poeti “stanziali” di San Francisco (per caratterizzarli da quelli “di passo”,vale a dire i beats che là arrivarono migranti diventando subito un fenomeno mediatico) lavorano nei boschi e lungo i fiumi,danno vita a case editrici indie e a circuiti alternativi. Per i poeti di San Francisco la scrittura è ricerca e rinnovamento del quotidiano, loro sono più preoccupati a scrivere che a pubblicare. L’attivismo politico e la pratica del buddismo zen sono attività quotidiane irrinunciabili che danno alimento alla loro scrittura, chiudendo quel cerchio ‘arte-vita’ senza il quale la poesia della Bay Area si estinguerebbe.Una poesia per sua natura fuori da ogni accademia o scuola,una poesia che diventa musica e immagini.Puro movimento.

L’ antologia passa in rassegna quanto negli ultimi decenni si sta movendo su questa scena da sempre affascinante.Dalla voce dei primi testimoni della cosiddetta “San Francisco Renaissance” (gli studenti di Berkeley Duncan, Spicer, Blaser e il trio di Reed College Snyder, Welch, Whalen), ai poeti californiani più vicini ai beats (Kaufman,Lamantia),giù fino alle voci delle generazioni successive (Hejinian e Silliman del “Language poetry”, Scalapino, Moriarty e Clark). Oltre ai nominati, Nuova poesia americana. San Francisco raccoglie in tutto una trentina di poeti, molti dei quali assolutamente inediti in Italia. Mancancano i testi di Lawrence Ferlinghetti, ’figura patriarcale’ di questa scena e ancora suo insostituibile protagonista. Un’assenza che tuttavia conferma il percorso di ricerca per presentare l’odierna poesia americana al di là di consumati cliché e documenti fin troppo conosciuti. Un’autentica esplorazione.


Elisabetta Beneforti

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