Rock songwriting made in Italy

Sergio Borsato ha come ispiratori i padri nobili del nostro cantautorato in rock, da Vasco a Luciano Ligabue. Nelle tematiche sociali magari è più vicino al lavoro della Gang dei fratelli Severini. Ma tra i personaggi che sono vicini al suo mondo in primis c’è Massimo Bubola che infatti è in testa ai ringraziamenti per il disco. Ovvio che non è semplice trovare una strada originale se teniamo conto di parentele musicali che possono essere ingombranti, ma questo Occhi di Lupo ha il pregio di essere suonato molto bene e di avere testi che in gran parte sono ben costruiti (il musicista inoltre è anche autore dei brani insieme a Nicola Albano, alle tastiere in tutto il disco). Risultato: un album gradevole che tende a far rimanere in testa parole e musica delle canzoni, generalmente ballate rock dal gran ritmo con qualche momento più legato alla riflessione (Dentro al cuore, la bella Bastimento) e con due episodi Tex-Mex, Colore in pasto ai tuoi occhi e la simpatica Fiesta, divenuto sigla di un programma di Rai2. Tutto comunque è costruito in modo da evidenziare la melodia e il canto, che Borsato dimostra di saper padroneggiare con quei timbri un po’ sporchi tipici del rock in una voce baritonale.

Michele Manzotti