. Premio Ciampi 2005

Premio Ciampi 2005



Il momento più bello è stato quando Miranda Martino si è commossa quando ha ricevuto la targa con l'effigie di Piero Ciampi. Ma l'edizione 2005 dedicata al cantautore livornese che si è svolta al teatro Goldoni ha avuto molti momenti di interesse, stavolta legati alle nuove proposte che escono dal panorama nazionale e che trovano in queste rassegne non solo una vetrina importante ma anche l'occasione di misurarsi con altre realtà. Perché pur nella bontà (anzi nell'eccellenza) degli ospiti giunti a Livorno, il Premio Ciampi vuol dire innanzitutto il concorso nazionale, dove convergono tanti demo di persone che ritengono di possedere un percorso originale dal punto di vista artistico.

E quest'anno è andata bene, perché tutti i riconoscimenti conferiti dalla giuria presieduta da Franco Carratori hanno saputo indirizzarsi verso musicisti che si muovono in vari ambiti. A partire dal vincitore del concorso Ilario Bisagni (accompagnato sul palco da componenti dei gruppi fiorentini Lightshine e Underfloor). Bisagni (sarzanese che vive sull'Appennino parmense e che insegna musica ai ragazzi) è un artista che, pur guardando molto all'America, ha sviluppato un eccellente linguaggio personale che è strettamente legato alla nostra canzone d'autore. Per continuare con i bolognesi Ambarabà & Ratafiamm, i quali si sono aggiudicati il premio messo in palio dalla Siae, che sanno unire un'ottima dote poetica (con le ispirazioni prese da autori del novecento italiano) a energia rock da vendere.

Forti delle 4000 copie vendute si sono presentati sul palco anche i reggiani Offlaga Disco Pax (miglior debutto discografico) per presentare due estratti del loro stralunato ma efficace Manuale di socialismo tascabile (Santeria/Audioglobe) basato su campionamenti e recitativi. Emozionante anche il premio a un album di debutto del non più giovanissimo Pietro Brega (Come li viandanti, Il Manifesto) già componente del Canzoniere del Lazio, così come la performance di Pete Brown, poeta e scrittore dei testi dei Cream, che ha interpretato Politician senza far rimpiangere gli originali. Classe da vendere ha dimostrato la già citata Miranda Martino che ha presentato un estratto del suo spettacolo sugli anni '60 con brani di Tenco, Endrigo, Ciampi e Guccini. Sul palco si sono poi avvicendati durante la grande serata di musica Alberto Morselli, ex-voce dei Modena City Ramblers con alcuni brani nuovi dall'album Un'altra storia e la piemontese Lalli, che con Giorgio Li Calzi e Pietro Salizzoni, ha vinto il premio per la migliore cover di Piero Ciampi. Bello anche il passaggio di consegne con i canti di protesta tra la platea e il palco tra il Coro delle Mondine di Novi e Les Anarchistes: il gruppo carrarese sta acquisendo sempre maggiore maturità e il pubblico di Livorno lo ha accolto nuovamente con entusiasmo. La Bandabardò ha quindi chiuso la serata nel segno del divertimento, come è nel loro stile. Ma una cosa non possiamo dimenticare: molti brani incisi da Piero Ciampi sono ancora chiusi negli archivi della Bmg. Ogni anno dobbiamo rilevare che non hanno ancora rivisto la luce nonostante la mobilitazione degli appassionati e della sua Livorno. E quindi ogni anno dobbiamo rilevare che manca il coraggio di diffondere un pezzo importante della nostra canzone d'autore.

Michele Manzotti

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