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Willie King - One Love
(Freedom Creek Music – 2006 – USA)

“We have been told to love each other, but we don’t want to obey. One Love all around world: Peace!” This is the message from one of the most original Bluesmen of the last two decades, the charismatic Willie King who offers haunting melodies, just one step from the source. He hails from Alabama where he has seen the poverty of his people, forgotten Americans in the land of freedom. An artist totally out of sight, PdB’s choice indeed.

Poeta povero armato di chitarra, Willie King è uno dei musicisti più significativi del panorama Blues attuale. Tra i suoi meriti c’è anche quello di saper esprimere concetti e fare analisi lontane dal conformismo bieco che tanto spadroneggia oggi; ha molto operato per migliorare le condizioni di vita nelle zone rurali dell’Alabama, dove il luccichio del mondo sviluppato – bright lights big city - non è mai arrivato. Uomo controcorrente e vero Bluesman, impregnato di cultura rural-sudista come pochi altri, racconta una vita fatta di stenti; potrebbe esser un maestro di vita, un moralizzatore, ma non ne ha l’arroganza, e nemmeno la sfrontatezza. Il suo riscatto è Pace per tutti. Questi caratteri si riflettono profondamente nella sua musica, come l’ostinazione nel volersi trascinar dietro un gruppo di seguaci-musicisti che ormai lo ticipizzano troppo: un artista di questa taglia ha il diritto-dovere di volare senza pesi e limiti. Riffs hookeriani, misti ad assoli di chitarra che ricordano la leggerezza di Jerry Garcia, una voce che evoca Howlin’ Wolf senza averne la cattiveria: questo è Willie King. One Love si discosta leggermente dai suoi precedenti dischi, con un tocco di Rhythm’n’Blues che si propaga lento, anche grazie a Willie Lee Halbert, che doppia quasi sistematicamente il canto di King. “Sweet Potato Man” e “Like it Like That” riassumono bene questo approccio, cosiccome “Ride Sally Ride”, mentre “Writing in the Sky” agita lo spettro hookeriano fino in fondo. Anche “Spoonful” viene riadattata nello stile di King, che si supera al canto. One Love è invece un episodio quasi country che non avrebbe sfigurato in un disco dei Grateful Dead. A parte il succitato Halbert, l’unico musicista convincente è, come al solito, il batterista Willie James Williams, gl’altri fanno contorno ma niente più. Comunque, quest’artista straordinario nel vero senso della parola - ha, da solo, carisma e talento a sufficienza per guadagnarsi il bollino PdB’s choice.

Luca Lupoli

Track list

Sweet Potato Man
Like it Like That
Ride Sally Ride
Holding the Line
Writing in the Sky (Katrina)
Spoonful
Mamaluchi
One Love
Mama Killed a Chicken
One Love

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