Randy Rogers Band - Just a Matter of Time
(Mercury)
www.randyrogersband.com

Appena arrivato nei negozi, Just a Matter Of Time era già un grande successo, date le numerose vendite on line che gli hanno fruttato il primo posto nella classifica country di ITunes e successivamente è riuscito anche ad agguantare le prime posizioni di Billboard. E' un traguardo importante questo per Randy Rogers e la sua band che finalmente, dopo tanta gavetta sono riusciti anche a scalare le classifiche. Un risultato forse insperato per un figlio di un pastore battista, nativo di una polverosa cittadina Texana, che lanciando il cuore oltre l'ostacolo dell'indipendenza è riuscito a passare da fenomeno regionale ai vertici delle classifiche. Per capire che le cose per la Randy Rogers Band stavano girando sempre meglio, è bastato il grande successo del disco precedente Rollercoaster che ha ottenuto non solo numerosi passaggi in radio ma anche vendite eccellenti. Il contratto appena stipulato con la Mercury Nashville non ha che amplificato il loro successo su una scala ancora più vasta e non importa che i più intransigenti stoceranno il naso di fronte alle tante melodie radio-friendly presenti su Just A Matter Of Time, perchè anche questa volta Randy Rogers e il suo fidato braccio destro Radney Foster hanno fatto le cose per bene. Non importa che nelle note che accompagnano il disco, Rogers quasi a cercare una excusatio non petita si affanni nel dire che questo disco sia nato in modo molto naturale, perchè questa virata verso il mainstream più puro non può che risultare gradevole all'ascolto se non addiritura in alcuni punti esaltante. Il disco prodotto da Radney Foster (che è co-autore anche di alcuni brani) è stato inciso nei Cedar Creek Studios di Austin e vede la partecipazione della stessa line up di Rollercoaster con Goeffrey Hill alla chitarra e Brady Black al violino sempre pronti a dare mordente al sound. A brillare durante l'ascolto sono tanto le ballate venate di un roots rock melodico di grande impatto come dimostrano le romantiche One More Goodbye, Before I Believe It's True e la title-track, tanto i brani più elettrici come You Start Over Your Way e le irresistibili You Could've Left Me e You Could Change My Mind, che rimandano per molti versi al sound stradaiolo di Rollercoaster.

Salvatore Esposito