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Dreadnaught – Live at Mojo
(Comet Records)
www.dreadnaughtrock.com

Dreadnaught new release is a genuine example of the sound of a modern rock blues trio, captured live at the Mojo Music Studio in Easton, New Hampshire. The selection of songs for this double album features many tracks from Dreadnaught’s discography and some great cover versions of Frank Zappa, Grateful Dead and Warren Zevon’s classics. An album which all Gov’t Mule and jam bands fans will enjoy.

I Dreadnaught, trio composto da Bob Lord a basso e voce, Justin Walton a chitarra e voce e Tim Haney alla batteria propongono un’autentica esplosione di rock e blues elettrico, specialmente in questo album registrato live al Mojo Music Studio di Easton, New Hampshire che cattura la loro genuina sonorità di trio senza l’apporto di alcuno strumento aggiuntivo. E’ un sound tanto semplice quanto poderoso quello della band americana, giocato tutto sulla capacità esecutiva. I brani strumentali li pongono in diretto legame con il filone delle jam bands, ma con sonorità e uno stile più compatto e tosto ( altro che California, la patria delle jam band. I Dreadnought giurano di aver registrato Live at Mojo durante “il più freddo inverno che si possa immaginare ” !). Alle jam bands comunque i Dreadnough non si risparmiano di far riferimento esplicito, con un omaggio ai pionieri di questo filone musicale e l’inclusione nella track list di “Dark Star” dei Grateful Dead. I brani scelti per questo doppio album attingono a tutta la discografia della band, variando da brani cantati a lunghi strumentali e con l’inserimento di interessanti cover, primo fra tutti il tris “Peaches in Regalia / Illinois enema bandit/The torture never stops” tratto dal repertorio del mitico Frank Zappa. Le composizioni originali del trio che circondano queste citazioni celebri si fanno apprezzare per non cadere nel rischio di uno scalino qualitativo ma per saper tenere ad esse testa, assicurando all’album la giusta continuità. Sul fronte melodico si fa notare la scelta di eseguire “Excitable Boy” a firma Warren Zevon, e sul fronte delle canzoni la “trucker song” “Tombstone Every Mile”. E’ un gruppo che ancora ha del cammino da compiere per affermarsi sulle scene internazionali, ma che mette a segno un ottimo colpo con un album che piacerà molto sia ai fan dei Gov’t Mule che agli appassionati del blues più moderno ed elettrico, e che farà decisamente divertire tutti gli zappiani.

Giulia Nuti

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