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The wiyos: porcupine
(truthface rec)
www.wiyos.com



Retronuevo acoustic trio whose original oldternative tunes convincingly reinvent old time music with a contemporary spirit and feel. Best roaring twenties’band of Y2k4

C’era una volta una tradizione musicale bianca e nera che si mischiava quotidianamente sul gran suolo d’America. Vaudville e medicine show conditi di ritmi e melodie ragtime, gospel, hillybilly e country si mettevano a disposizione delle riunioni delle piccole comunità, quelle composte da minatori, agricoltori, insegnanti, venditori ambulanti, bari, assassini, puttane, santi, debitori, sceriffi, predicatori e saltimbanchi. Era l’America gloriosa di “Grapes of Wrath” Steinback o – alternativamente – del Grande Gatsby, un’epoca dove per sopravvivere era necessario essere intrattenitore d’eccezione ma anche autore e ottimo interprete. Tutte doti queste che i tre componenti dei Wiyos ( Michael Farkas : voce e asse da lavare, armonica, banjo, kazoo, Parrish Ellis : voce, chitarre e Joseph ”joebass” deJarnette: contrabbasso e armonie vocali ) possiedono e che li rendono in un colpo solo il miglior gruppo dei roaring twenties in Y2K4, grazie anche alla comprovata capacità compositiva dei tre che firmano dieci dei quindici brani del loro debutto.
Buon ascolto quindi di The Wyios; vi faranno entrare subito dal primo brano, “Smoke jumper “ fino alla conclusiva “ Tennesse Tango”, in un’atmosfera non lontana da quella di “Accordi e disaccordi” di Woody Allen e sarà un bel viaggio sulle ali del tempo.
Ernesto de Pascale



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