. Los Lobos + Alejandro Escovedo


Los Lobos + Alejandro Escovedo
The Fillmore, San Francisco, 16 12 2005




Come tutti gli anni a Natale i Los Lobos hanno lasciato la loro assolata Los Angeles per risalire a nord, nella nebbiosa San Francisco, per fare di persona gli auguri al loro amato pubblico della Bay Area. La celebrazione anche quest'anno si e' svolta al mitico Fillmore di Geary & Fillmore st. dove la band chicana ha registrato il proprio ultimo album, ed in più il suo ultimo dvd, dal vivo. Questa volta la celebrazione era resa ancora piu' speciale dalla decisione della band di risuonare per intero uno dei loro album piu' belli ed amati dal pubblico, "Kiko" del 1992, un disco che, il concerto lo ha ampiamente dimostrato, non ha perso il proprio fascino. Hidalgo, Rosas, Berlin e soci avevano preparato il set e la sequenza originale minuziosamente, la serata era -chiaramente - destinata ad essere registrata per un ipotetico album. C'era chi azzardava che il gruppo, avendo perso i diritti alla pubblicazione dell'album, intendeva con la serata, riacqusitarne di nuovi, con
le canzoni risuonate. Mai sul palco si era vista cosi' tanta strumentazione vintage per  eseguire un solo disco! Durante il concerto "Kiko & the Lavander Moon", uno dei loro brani piu' celebri, viveva di luce propria intensissima e piena di fascino antico ma attuale, "The train don't stop here anymore" si è andata trasformando in una lunga jam session che ha evidenziato le capacità solistiche di Cesar Rosas mentre "Whiskey Trail" ha assunto un aspetto ancora più rockeggiante di quanto originalmente sul disco. Un pubblico caldo, adulto, ondulante, costituito anche da molti seguaci dei Greateful dead, una band che ha sempre voluto spartire tanto con i Los Lobos, ha decretato ai Lupi un festoso successo.
L'atmosfera della serata speciale si toccava con mano. Alejandro Escovedo, il sensibilissimo cantautore già leader dei locali The Nuns, grande e indimenticata punk band, poi dei Rank & File e quindi dei True Believers, reduce da una brutta malattia, ha aperto la serata con grande successo, accompagnato da un quartetto d'archi, anticipando un paio di brani dal suo prossimo disco che sarà prodotto da John Cale, riscotendo applausi calorosissimi e consensi dalla critica locale, schierata in pompa magna per la serata. Nonostante la bravura del ritrovato Escovedo gli occhi dei fan al Fillmore erano tutti puntati sulla speciale produzione di "Kiko" e sono bastate le prime note di batteria per far entrare in sintonia pubblico e band e regalarci una grandissima serata di roots rock e la conferma che "Kiko" resta uno dei migliori album dei Lupi di LA.

Ernesto de Pascale


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