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Nick Cave & Warren Ellis – The Assasination Of Jesse James…
(Mute)
www.nickcaveandthebadseeds.com

The umpteenth movie about the American icon Jesse James has been made by an Australian production. The director Andrew Dominik, the composers of the original soundtrack: Nick Cave and Warren Ellis. A gloomy atmosphere for an instrumental work, where piano and violin are at their best.

Jesse James è un personaggio notoriamente mitico nell’immaginario collettivo statunitense. Sbocciato in seguito a quella fucina di leggende che è stata la guerra di Secessione americana, il mito di un nuovo Robin Hood, schierato con piccoli proprietari contro le grandi corporazioni è diventato parte della storia culturale di una nazione intera. Qualcosa come 18 film e decine di folksingers si sono confrontati sulla sua storia. Di riflesso, poi, sulla storia del grande antagonista. Il Giuda che si rispetti per ogni icona moderna. Quel Robert Ford, il codardo, il vecchio amico, che sparando alle spalle del mito ne ha poi assorbito la luce riflessa.
Diciannovesimo film della serie, titolone eloquente e molto holliwoodiano “The Assassination Of Jesse James By The Coward Robert Ford” ci racconterà ancora una volta la storia.
Strano è, certamente, che la colonna sonora sia stata affidata a due compositori australiani. Ma del resto Nick Cave e il fido Warren Ellis possono sono ormai dei veri statunitensi d’adozione. Australiano a sua volta è il regista, Andrew Dominik, che ai due conterranei ha lasciato la composizione musicale.
Può essere interessante, senza aver visto il film, cercare di immaginarselo dall’ascolto dell’omonimo disco. Primo dato, l’opera è completamente strumentale, e questo è un peccato considerando le doti vocali di Cave, che si sarebbero intonate perfettamente ad un’atmosfera cupa di tradimento e di morte. Secondo dato, l’atmosfera è molto introspettiva, generalmente malinconica, soffusa. Questo fa immaginare un film che scandagli a fondo le personalità dei protagonisti, senza toni epici o celebrativi. Potrebbe essere un fattore positivo, là dove il bene e il male si confondono e di conseguenza il torto e la ragione, l’opera cinematografica riesce più affascinante. Terzo dato, la qualità del disco; rinunciando ad ogni influenza stile country sudista, che evidentemente non si sarebbe sposata al clima generale, i due australiani compongono un affascinante disco folk, dove strumentalmente spiccano il pianoforte di Nick e soprattutto il violino, struggente, di un ispiratissimo Ellis. I due strumenti, a ricordare il dualismo presente fin dal titolo, trovano poi il loro apice nei due brani dedicati del disco; Song For Jesse e, ovviamente, Song For Bob. Insieme a Moving On i due momenti migliori di un’opera introspettiva, rilassante all’ascolto, da maneggiare con cura e soprattutto con la dovuta calma, a rischio, altrimenti, di annoiarsi.

Matteo Vannacci

Track List

1. Rather Lovely Thing
2. Moving On
3. Song For Jesse
4. Falling
5. Cowgirl
6. The Money Train
7. What Must Be Done
8. Another Rather Lovely Thing
9. Carnival
10. Last Ride Back To KC
11. What Happens Next
12. Destined For Great Things
13. Counting The Stars
14. Song For Bob

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