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Jessica Lee Mayfield - With Blasphemy So Heartfelt
( Polymer/IRD)
www.jessicaleemayfield.com
www.myspace.com

ongs from the age of discomfort

Dan Auerbach dei Black Keys ha trovato la sua Loretta Lynn in Jessica Lee Mayfield, cantante languida prona a lanciarsi in assalti musicali e vocali senza nessun ritegno. Auerbach salta il fosso che divide il blues duro e sporco del duo a cui appartiene dal country malato di Kiss Me Again che apre il disco della Mayfield senza perdere il senso lascivo dell’abbandono ma trovando in Jessica Lee la ragazza giusta che mette voce ai suoi sogni.
C’è dello sporco in questo album e del losco fra i due ma c’è anche una sottile paura/timore della pena che verrà inflitta ai due per aver peccato così tanto, in musica e magari anche No (For Today ). Ecco allora apparire all’orizzonte il cattocomunismo della provincia americana bacchettona ma pur sempre desiderosa della trasgressione e del cambiamento: di un cambiamento che alla fine si risolverà, nel maggior numero delle volte in errore umano, in pena da scontare.
Qui - nonostante le intenzioni - non siamo nell’America di Obama se pur neanche in quella di Bush. Siamo nell’America della cosiddetta Age of Discomfort ( I Can’t Lie To You, Love ) nella provincia irrecuperabile.
Registrato da Auerbach nello studio casalingo di Akron, Ohio, With Blasfemy So Heartfelt brilla nel mantenere intatte le insicurezze della 19enne cantante di Kent, Ohio il cui debutto risale al 2006 con un EP (White Lies) come Chitlin’ e - più recentemente - alla partecipazione, a suo nome, nel brano Things Ain’t Like They Used To be in Attack & Release dei Black Keys.
Pur facilmente paragonabile vocalmente allo stile di una Julie Holland particolarmente barcollante o a quello più rustico di Gillian Welch, Jessica Lee Mayfield mette del vuoto fra lei e le contendenti, muovendosi in spazi sonori e mentali cari al miglior Neil Young. Toni bluesistici e gospel accompagnano l’arrendevolezza delle parole e la vita pare essere già una spina nel fianco: “I don’t know the meaning of love, but I know the meaning of fear.”
Un esordio coraggioso di una giovanissima ragazza che si mette a nudo, più con disperazione che con convinzione. E per questo motivo - azzardiamo - comunica molto più di tante altre sue coetanee.

Ernesto de Pascale

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