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June Tabor & Oysterband - Ragged Kingdom
(Topic records)
www.topicrecords.co.uk

First class singing and playing

Quella tra June Tabor e Oysterband è una collaborazione di lunga data e che ha origine nel 1990. Su queste pagine avevamo già parlato della partecipazione al Great Folk Jukebox: in quella sede avevano annunciato album e tour. Ragged Kingdom è il risultato di questo sodalizio tra due istituzioni del folk britannico. Folk, certo ma non solo. Anzi la capacità di ricreare brani di altri generi è la vera forza di questo disco. Già su You Tube si può trovare il video della versione di All Tomorrow's Parties dei Velvet Undergorund. Stavolta in Ragged Kingdom le sorprese vengono da Seven Curses, una cover di Bob Dylan, da Love Will Tear Us Apart, inno new wave dei Joy Division di Ian Curtis e da The Dark End of The Street, uno dei classici soul più amati dal pubblico. L'inserimento di questi brani non provoca però variazioni di percorso rispetto al suono complessivo dell'album, un pregio sicuramente per una delle regine del folk e di una band che forse non ha raccolto al di fuori del Regno Unito tutto ciò che merita. La voce di John Jones è convincente nei suoi toni alti, mentre il bassista-violoncellista Ray Cooper dà il meglio di sé nel brano dei Joy Division. Per quanto riguarda il repertorio tradizionale segnaliamo una vocale (When I Was No But) Sweet Sixteen condotta dal canto di June Tabor, If My Love Loves Me con le sua atmosfera nobile e dark, e Fountain Flowing la cui melodia è la stessa di un altro classico folk, The Blacksmith. Un disco per orecchie esigenti che al tempo stesso hanno voglia di sano divertimento.

Michele Manzotti

1 Bonny Bunch Of Roses
2 That Was My Veil
3 Son David
4 Love Will Tear Us Apart
5 (When I Was No But) Sweet Sixteen
6 Judas (Was A Red-Headed Man)
7 If My Love Loves Me
8 The Hills Of Shiloh
9 Fountains Flowing
10 The Leaves Of Life
11 Seven Curses
12 The Dark End Of The Street

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