Raised on the Canadian Prairies, Roger Dean Young is a country boy at his third album. His songwriting mixes the desert sounds of Howe Gelb and the gentle country-plus lyricism of Jim White, but his voice reminds us a young Tom Waits.

Se mai dovesse esistere una definizione di Alternative Country, andrebbe rintracciata nei dischi degli Uncle Tupelo o dei Son Volt, ma se si volesse espandere la ricerca verso i nuovi sentieri di questo stile, che sempre più spesso stanta ad uscire dal suo seminato, allora vale la pena guardarsi intorno. Tra le nuove proposte della Loose Music, indie label inglese specializzate in American Music, c’è Roger Dean Young, un cantautore canadese che con Casa, il suo terzo album è riuscito in un’ardua impresa, ovvero portare una ventata di novità all’Alt-Country. Certo il suo essere introverso non lo aiuterà molto nel far presa sul grande pubblico, ma il suo stile che mescola folk e country con venature jazz non può che affascinare. Accompagnato dai Tin Cup, una sorta di big band con i vari elementi che si avvicendano nel corso dei diversi brani, Roger Dean Young, ha messo su dodici canzoni dalle trame tenui su cui si insinuano ora passaggi di tromba (suonata dal bravissimo Shaun Brodie, già con i New Pornographers), ora passaggi soffusi con la batteria suonata con le spazzole dal versatile Chris Rippin che si presta nel suonare anche la chitarra o con le percussioni di Tim Gerwing. Ad aiutarlo ai controcanti, allo stesso modo, c’è uno stuolo di coriste che colorano di sfumature fusion i vari brani come nel caso di The Bottoms. Casa, viaggia così tra atmosfere soffuse come l’iniziale Down Juan, una ballata giocata su toni jazzy con la tromba a fare da padrone della linea melodica, e momenti più trascinanti come Stettler II o il lieve country di Congress Of Spring. Non mancano incursioni poi nella border song con Slide, nello swing con la old time Red Amber Amulet, nelle atmosfere più folkie con Bentley To Clive e lo splendido duetto con Samantha Parton in Wanderlust, fino ad arrivare al soul commovente di The Marias che chiude il disco. Il brano più intenso e geniale del disco è però il medley composto da Carry On Heather/Rhapsody, un brano che parte da un sound scarno e percussivo fino ad evolversi in nella emozionante Rhapsody con il piano in bella evidenza. Roger Dean Young, con Casa, è sicuramente uscito dal buio anonimato delle indie ma siamo sicuri che se manterrà fede alle promesse per lui si prospetta un futuro di sicuro successo.

Salvatore Esposito