|
A sensitive, soulful and poetic collection of songs delivered by Johnstone's passionate voice, accompanied by spacious, sophisticated arrangements with a jazz/blues flavor.
Avevamo già recensito un disco di Jude Johnstone nel 2005, l’ottimo On A Good Day, disco che aveva svelato una cantutrice talentusa e ispirata, ben coadiuvata da Jackson Browne e Bonnie Raitt, oggi la ritroviamo con un disco dai tratti jazz ma come sempre con protagonista il suo pianoforte. Se On A Good Day era influenzato dalla West Coast, Blue Light, questo il titolo del disco, è influenzato da Sarah Vaughn, Tony Bennett e Glenn Miller, e costa di dodici brani sospesi tra jazz, blues e divagazioni swing, il utto sempre caratterizzato dalla sua splendida voce. Le radici di questo disco risalgono al 1983, quando la Johnstone incontrò il leggendario produttore Henry Lewy, e dalle session che seguirono, nacque Over And Done, che fu utilizzata per un progetto della A&M e qui riproposta come bonus track. Il disco brilla in tutta la sua bellezza, per gli arrangiamenti eleganti e minimali in cui spiccano musicisti del calibro di Freddy Koella alla chitarra, Danny Frankel alla batteria, David Plitch al basso, Marc Macisso al sax e Matt Marcucci alla tromba, oltre che ovviamente la Johnstone al piano. Il disco non annoia mai, nonostante gli arrangiamenti siano piuttosto omogenei ma anzi regala diverse sorprese come nel caso della splendida title track, That's Way I'm Leavin'You, New York Morning, brani dalla bellezza cristallina che suggellano un disco di altissimo livello, che ci sentiamo di consigliare a tutti gli appassionati del genere.
Salvatore Esposito
|
Track List
1 Blue Light
2 That's Why I'm Leaving You
3 Best Friend
4 New York Morning
5 Never Been The Same
6 Good Guy
7 I'll Believe You
8 Paper Doll
9 Losin' Hand
10 Quittin' Time
11 Walk Away
12 Over and Done
|
