.

Mike Mangione - Tenebrae
(Mike Mangione)
www.mikemangione.com
www.myspace.com/mikemangione

On Mike Mangione's latest full-length release, Tenebrae, the Milwaukee-based musician has tapped into the well-worn style of singer/songwriter fare. While comparisons to Ray LaMontagne inevitably arise with Mangione's own heartfelt approach to Americana music, Ryan Adams might even be a closer comparison as Mangione brings a similar cache of varying genres to create a richly satisfying collection of indie folk-rock.

La critica statunitense da qualche tempo sta esaltando non poco Tenebrae, nuovo album di Mike Mangione, cantautore italo-americano di Chicago, che si candida a diventare un piccolo caso discografico in questo 2008, ancora avaro di sorprese. Si sono già sprecati i paragoni con il Van Morrison di Astral Weeks solo perché vagamente evocato in I’m Sorry Again, ma noi ci sentiamo di avvicinarlo a Ray LaMontagne o ancora a Kreg Viesselman, anche se a spiazzarci ci pensa The Killing Floor che sarebbe stata benissimo in un disco di Jeff Buckley. Le canzoni di Mangione, hanno una loro personalità, rielaborata sulla base di modelli ben noti ma siamo ben lungi da trovarci di fronte ad un replicante ma piuttosto un furbo cantutore con un occhio nel futuro. Sorprende che più che smuovere la critica roots abbia smosso la critica dell’indie-rock e questo non può che essere un segnale importante e non a caso lui stesso dice di non sentirsi un nuovo Micah P.Hinson ma piuttosto un cantutore che ama le produzioni di Daniel Lanois e sulla base dei suoi dischi ha elaborato il suo stile. L’ascolto rivela dodici ballate oscure e claustrofobiche, prodotte in modo eccellente dal fratello Tom che è riuscito a creare un suono compatto mescolando chitarre ed archi. Tra i brani brillano, Requiem For A Trash: Damnatio Memoriae, Now That It’s Done: Won’t You Come Back e Slowdown, ma alla fine si resta un po’ spaesati quasi l’italo americano avesse giocato troppe carte, sicchè restiamo in attesa di futuri sviluppi, prima di formulare un giudizio più preciso.

Salvatore Esposito

Track List

1 Waiting for No One
2 It's Me, Not You
3 The Killing Floor
4 First Time:Please Forgive Me
5 You Don't Wanna Leave
6 Slowdown
7 It's A Hard Road To Crawl
8 Now That It's Done:Won't You Come Back?
9 I'm Sorry Again
10 Great Divide
11 A Requim For The Trash
12 Mama, Be Not Afraid

tutte le recensioni

Home - Il Popolo del Blues

NEWSLETTER

.
.
eXTReMe Tracker