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Paul Weller - Wake Up Nation
(Island/Universal)

PAUL WELLER & KEB DARGE: Lost & Found 

Wake Up Nation, 16 pezzi, 40 minuti, svolta dura e decisa verso la semplicità e l’undeground, è la nuova frontiera di Paul Weller, 52 enne eroe di Woking. Il disco è nuovo segnale di vitalità da parte di uno dei massimi esponenti della scena inglese degli ultimi 35 anni, di un artista che diventato nel tempo la più accreditata cartina di tornasole dello stato delle cose musicali in Inghilterra.
Paul dopo 22 Dreams, un gran bel disco ricco di sfumature, manuale di sopravvivenza per i cinquantenni dell’attuale modern world, torna alle radici con un misto di inquietudine mod e orgoglio punk, perseveranza northern soul ed estetica glam tutto in un solo disco, come solo lui sa fare, imprevedibile e inatteso.
Weller riversa nelle canzoni - dirette, stringate, essenziali, spesso oscure - la sua storia e le sue umane vicissitudini. In Wake Up Nation ritrova addirittura Bruce Foxton, bassista di The Jam, dopo anni di astio, uniti entrambi da lutti e riflessioni sul comune senso della vita per ridare un senso a tante cose che con il passare degli anni hanno assunto significati. Il disco lascia ancora una volta a bocca aperta; composto in buona parte in studio, realizzato dalla sua band ma con diversi inserimenti importanti - da Ben Bevan ex Move a Kevin Shields di My Bloody Valentine che rivolta come un calzino 7 + 3 (The Striker’s Name) - Paul tende a motivare ospiti e band per finalizzare la sua volontà di fermare sul disco “l’ attimo”, come recentemente affermato mantenendo alcun branii solo come abbozzi e come tali trattati.
Volano perciò per una volta via lontani concetti alti o la presunzione di scrivere l’opera assoluta ( per altro Weller ne ha già almeno una intera quadrilogia - Wild Wood, Heavy Soul, Stanley Road, 22 dreams ) e si fa strada invece l’impegno a reagire al tempo che passa con un bel calcio in culo. Aim High ( con citazioni di Curtis Mayfield e Blood Sweat & Tears), la successiva e imprevedibile Trees forse il miglior brano del disco, No Tears No Cry, Grasp & Still Connect, l’intensa Pieces of a Dream, la finale Two Fat Ladies sono un segnale di altissima creatività che si muove sulla sottile linea di confine della sorpresa.
Non contento di aver dato alle stampe un album così fresco Weller ha voluto proprio negli stessi giorni pagare un personale tributo compilando insieme al dj Keb Barge il secondo volume della serie “Lost and found” e si concentra questa volta sulla dance music underground di artisti di colore degli anni Cinquanta e Sessanta. Anche nelle sue scelte Paul dimostra di non essere influenzato dall'attitudine generale dei collezionisti di nessuna scena, ma sceglie ( e suona ) semplicemente quel che gli piace.
Come risultato questa è una compilation di alcuni dei brani preferiti di Keb Barge (Big Mama Thorton – Thay call me big mama, The Dreations – a Dream, Big T. Tyler – King Kong, The Cadets – I want you) e di quelli di Paul (The Intruders – hang on in there, Bobby Bland – Honey Child, Albert King – Crosscut Saw , Jimmy Witherspoon – Money is getting cheaper). Ascoltata a compendio di Wake Up Nation, è una vera bomba.
Hrundi V. Bakshi

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