Bob Dylan Pistoia blues festival 2006

Bob Dylan
Pistoia Blues Festival, 14.07/2006

Bob Dylan ci ricorda che siamo tutti uguali: giornalisti e Vip, pubblico pagante e portoghesi, perfino gli stessi organizzatori del festival. Mette tutti in fila e scompare in un grande pullman nero, inghiottito dai suoi comodi salotti viaggianti che ti fanno pensare “ma chi glielo fa a fare a quell’età”.
Miseria e nobiltà.
Ma Dylan è Dylan e non chiede sconti.
Tour estenuante till the day i day; come Bob Wills, Willie Nelson, Johny Cash che guidò 72 ore filate da Est a Ovest. I suoi miti insomma, quelli ai quali vuole assomigliare da sempre.
Meglio ancora: lui lo chiama The Never ending tour. Ed è iniziato nel 1988 a Concord in California, il 7 giugno. Quasi venti anni fa.
Six Days on The Road e a volte anche seven days on the road per dimenticare il passato. E quindi le canzoni del passato, ché give the people what they want perché the show must go on, suonate e cantate come se non fossero mai esistite, costringendo i suoi fidi – dal bassista Tony Garnier musical director da sempre a Danny Freeman, stella chitarristica del blues texano sin dal mesozoico– a non perdersi una sola battuta nella quotidiana operazione di decostruzione e reinvenzione da parte di Bob del suo sconfinato songbook.

È un lavoro duro essere Bob Dylan per un solo giorno immaginativi come deve esserlo essere per tutta la vita soprattutto se ti chiami Robert Zimmerman e vieni da Doluth, middle of nowhere e vai a Pistoia, real deep middle of nowhere ma dormi a Montecatini, SPA town.
Quando scende dal palco per compiere i pochi metri che lo separano dal pullman che lo avrebbe portato lontano, altrove, la sua faccia non tradisce alcuna emozione, if any. La sua mente distaccata.
The lanky stepwalking is the one of those who fit Boots of Spanish Leather for too long.
Anche questa sera Highway 61 è stata revisited, ancora una volta, ancora in un altro modo.
Quella di stasera è stata, in fin dei conti, solo un’altra Summer night come tante ce ne sono sotto il cielo stellato.
If it’s Saturday july 14th, this has to be Pistoia, Italy.
In fin dei conti it’s the same ol’world e Bob’s still sittin’ on the top of it.

Ernesto de Pascale


.	Bob Dylan Pistoia blues festival Bob Dylan Pistoia Blues Festival, 14.07/2006 Bob Dylan ci ricorda che siamo tutti uguali: giornalisti e Vip, pubblico pagante e portoghesi, perfino gli stessi organizzatori del festival. Mette tutti in fila e scompare in un grande pullman nero, inghiottito dai suoi comodi salotti viaggianti che ti fanno pensare “ma chi glielo fa a fare a quell’età”. Miseria e nobiltà. Ma Dylan è Dylan e non chiede sconti. Tour estenuante till the day i day; come Bob Wills, Willie Nelson, Johny Cash che guidò 72 ore filate da Est a Ovest. I suoi miti insomma, quelli ai quali vuole assomigliare da sempre. Meglio ancora: lui lo chiama The Never ending tour. Ed è iniziato nel 1988 a Concord in California, il 7 giugno. Quasi venti anni fa. Six Days on The Road e a volte anche seven days on the road per dimenticare il passato. E quindi le canzoni del passato, ché give the people what they want perché the show must go on, suonate e cantate come se non fossero mai esistite, costringendo i suoi fidi – dal bassista Tony Garnier musical director da sempre a Danny Freeman, stella chitarristica del blues texano sin dal mesozoico– a non perdersi una sola battuta nella quotidiana operazione di decostruzione e reinvenzione da parte di Bob del suo sconfinato songbook. È un lavoro duro essere Bob Dylan per un solo giorno immaginativi come deve esserlo essere per tutta la vita soprattutto se ti chiami Robert Zimmerman e vieni da Doluth, middle of nowhere e vai a Pistoia, real deep middle of nowhere ma dormi a Montecatini, SPA town. Quando scende dal palco per compiere i pochi metri che lo separano dal pullman che lo avrebbe portato lontano, altrove, la sua faccia non tradisce alcuna emozione, if any. La sua mente distaccata. The lanky stepwalking is the one of those who fit Boots of Spanish Leather for too long. Anche questa sera Highway 61 è stata revisited, ancora una volta, ancora in un altro modo. Quella di stasera è stata, in fin dei conti, solo un’altra Summer night come tante ce ne sono sotto il cielo stellato. If it’s Saturday july 14th, this has to be Pistoia, Italy. In fin dei conti it’s the same ol’world e Bob’s still sittin’ on the top of it. Ernesto de Pascale tutte le recensioni home NEWSLETTER	.
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