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The Traveling Wilburys – Collection
(Rhino Records)
www.travelingwilburys.com

Jeff Lynne, Bob Dylan, Tom Petty, George Harrison and Roy Orbison were the Traveling Wilburys, one of the few supergroups that lived up to their promise. This collection, released by Rhino Records, put together their two album with bonus tracks and contains a special dvd with five videoclip and a documentary.


La recente pubblicazione del cofanetto Collection dei Traveling Wilburys, che mette insieme i due album Volume I, Volume III e un Dvd contenente cinque videoclip e un documentario, è l’occasione per fare un salto nel tempo, a quel pomeriggio in cui George Harrison e il suo produttore Jeff Lynne (già leader della Electric Light Orchestra) sono immersi nell’affannosa ricerca di uno studio di registrazione disponibile nella zona di Los Angeles, per completare il lato B del singolo europeo tratto da Cloud Nine di Harrison. Chiedono così a Bob Dylan di poter usare la sua sala d'incisione privata nella casa di Point Dume e in mone della vecchia amicizia che lo legava a George, il menestrello di Duluth accetta di buon grado. Tuttavia qualche giorno dopo Harrison e Lynne estendo ad altri amici l'invito per completare la "famiglia".

A Point Dume arrivano dunque prima Tom Petty, già amico e compagno di stage di Dylan, e poi il Wilbury anziano Roy Orbison, contattato dallo stesso Bob. Il brano scelto per il singolo è una composizione di Harrison e Lynne, Handle With Care, ispirata da una scritta presente su una cassa posta dietro la porta del garage di Bob; i risultati delle registrazioni sono sorprendenti. Il brano suona fresco, simpatico e dotato di una eccezionale melodia, e pur trattando un tema abbastanza particolare come l'arrivo della mezza età, è tutto giocato sull’ironia. I cinque decidono che Handle With Care è troppo bella per essere sprecata in un singolo e quindi vale la pena realizzare un album intero. La prima cosa che ad essere modificata in prospettiva dell'uscita dell'album è il nome della band, che per volere di Bob Dylan dall’originario Trembling Wilburys ideato da Harrison, cambia nel più fantasioso Traveling Wilburys. Creano così quasi per gioco anche la storia di questa fantasiosa popolazione (i Wilbury), che passava il suo tempo andando a spasso per brevi passeggiate all'angolo della strada, per un picnic o addirittura per un weekend. Tutto questo è dimostrato dal booklet di Vol.1 che riporta l'intera storia immaginaria con una dovizia di particolari impressionante.

Alla fine del 1987 la notizia arriva anche alla stampa e subito i rumors che danno quei nomi come degli pseudonimi per nascondere delle rock-star famose, si fanno sempre più insistenti. Intanto a Point Dume l’atmosfera è serena e rilassata e addirittura Bob sembra aver anche abbandonato quell’aria di impenetrabile solitario che lo ha da sempre caratterizzato, come dimostra questo interessante racconto di Tom Petty: “Un giorno George disse a Bob: "Noi tutti sappiamo che tu sei Bob Dylan e tutto il resto, ma ti tratteremo e ti parleremo come uno qualsiasi". E Bob replicò: "Bene. Grande. Crediateci o no io sono in soggezione con voi ragazzi, dunque lo stesso vale per me". Io dissi a George: "E' incredibile quello che hai detto a Bob". E George mi fa: "Io posso dire una cosa simile. Tu no". (Risate) George adorava Bob Dylan ed adorava assolutamente i Traveling Wilburys”.Con l’inizio delle session il gioco si fa serio e all'allegra banda dei Traveling si uniscono così degli ottimi session men come Jim Keltner, alla batteria, Jim Horm al sax e Ray Cooper alle percussioni e con loro i lavori vanno avanti ad oltranza fino a raggiungere un numero di 15-20 canzoni e demo che avrebbero formato tranquillamente ben due album. Per le registrazioni e il missaggio definitivo si mobilita anche Dave Stewart che mette a disposizione dei cinque il suo studio nella sua casa di Los Angeles e per la pubblicazione invece viene contattata la Warner Bros, che fiutato l’affare non perse tempo ad accordargli progetto. Nel 1988 arriva così sul mercato Vol.1 e con la successiva e rapida diffusione dei singoli Handle With Care e End Of The Line si scopre con piacere che dietro quei nomi fittizi si nascondono cinque grandi del rock. E’ un momento importante per la carriera di tutti ma soprattutto per Bob che in quel periodo non viva il suo miglior momento della carriera. "Non fu poi così difficile realizzare quel disco perchè non ci furono delle grandi decisioni da prendere. In cose del genere la cooperazione è un fattore davvero importante perchè ti impedisce di bloccarti”, così Bob commentò il disco con i Wilburys e c’è da credergli infatti nel corso degl’anni ottanta aveva perso quella spontaneità in studio che alla base di questo disco. Sentire vecchi amici che suonavano insieme senza sentire la pressione e le meschinità del successo fu un tentativo fece respirare un aria che riconduceva dritti ai Basement Tapes. Oltre alla già citata Handle with care vanno segnalate le composizioni in cui appare più chiara la mano di Bob, la sarcastica Dirty World in cui riemerge il classico humor dilaniano, l’ottima Last Night, Congratulations e la perla del lotto Tweeter and the monkey man, in cui i Wilburys si prendono gioco di Bruce Springsteen.

Subito dopo la pubblicazione di Vol.1 tutti aspettano il seguito Vol.2 (Uscito poi semi-ufficialmente con outtakes e pezzi inediti) ma la morte improvvisa di Orbison ferma ogni progetto. Bisogna aspettare al 1990 quando in quattro decidono di dare alle stampe Vol.3, che raccoglie in parte alcuni brani scartati da Vol.1 e in parte alcuni inediti. Il risultato è inferiore all’album di debutto le canzoni sono di qualità altalenante in alcuni punti appaiono chiaramente farraginose dense come sono di una voglia di divertissiment che però finisce per essere assai priva di significato. Restano tuttavia alcuni brani di ottima fattura come 7 Deadly Sins, dal vago andamento anni 50 e con un testo di Bob in odore di periodo mistico, e If You Belonged To Me, che oltre a recare uno splendido assolo di armonica dello stesso Dylan si avvicina molto allo spirito di Vol.1. L’avventura di Travelling Wiburys forse sarebbe continuata se George Harrison non ci avesse lasciato, ci resta questo prezioso e divertente cofanetto che ci sentiamo di consigliare a tutti gli appassionati di classic rock, per riscoprire quella spensieratezza musicale ormai scomparsa da tempo.

Salvatore Esposito

Track List

Disc One

Handle With Care
Dirty World
Rattled
Last Night
Not Alone Any More
Congratulations
Heading For The Light
Margarita
Tweeter And The Monkey Man
End Of The Line
Maxine*
Like A Ship*


Disc Two

She's My Baby
Inside Out
If You Belonged To Me
The Devil's Been Busy
7 Deadly Sins
Poor House
Where Were You Last Night?
Cool Dry Place
New Blue Moon
You Took My Breath Away
Wilbury Twist
Nobody's Child (previously released on Nobody's Child: Romanian Angel Appeal)
Runaway

DVD Tracks
The True History Of The Traveling Wilburys
Handle With Care
End Of The Line
She's My Baby
Inside Out
Wilbury Twist

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