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Azita – How will you?
(Drag city)

Prova di cantautorato maturo per Azita Youssefi, cantautrice di Chicago di origine iraniana. Questa volta la musicista torna sulle scene, a tre anni di distanza dalla colonna sonora per l'opera teatrale“Detail From The Mountain Side” (Drag City, 2006), con un album senza orpelli e capace di guardare a forme, canzoni, sonorità classiche. Grande dolcezza e un album che scorre senza intoppi, ma l'apparente semplicità è costruita attraverso una scrittura incisiva e accattivante che evita sia ritmi che armonie banali. L'apertura più orecchiabile di I'm Happy si confronta così con l'efficace vaudeville della title track, passando attraverso brani dalle strutture più articolate, quasi piccole suite, come Laughter Again. Away è interpretato con un incedere vocale che ricorda quello di Nico, che insieme a Laura Nyro va a costituire forse una delle somiglianze più significative tra Azita e altre artiste. Una caratteristica della sua musica comunque, fin dal primo album, è quella della forte originalità, che prima che ad altri la rende simile solo a se stessa. C'è del soul e del blues nascosto tra le pieghe di questo cantautorato gentile, che con toni più eleganti che mai conferma che siamo di fronte ad un artista veramente di talento.

Giulia Nuti

I’m Happy
How Will You?
Away
Laughter Again
Things Gone Wrong
Come William
Lullabye
You Really Knew How To Turn It On
Scylla And Carybdis

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