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Le milleuno attività di Warren Haynes
di Ernesto de Pascale

Warren Haynes is the hardest working man in the show business verrebbe da dire solo guardando quanti altri progetti il leader dei Gov’t Mule ha attualmente in corso d’opera. Abbiamo provato a stilarne una lista: partiamo dalla carriera solista con un album elettrico in arrivo e un bel disco acustico dal vivo al Boonaroo festival in cui Warren si esibisce in una bellissima versione di “Wasted Time“ degli Eagles e in una non men bella di “i’ve Got dreams to remember” di Otis Redding. “Se solo avessi deciso prima di pubblicare le registrazioni di quel concerto avrei suonato più brani altrui“, ci dice “ma mi posso sempre rifare con un disco di sole cover acustiche, no?”. Prego, si accomodi.

Tutti gli anni a Natale c’è poi l’annuale Xmas Jam nella sua piccola cittadina d’origine che è giunta al suo sedicesimo anno e richiede lavoro soprattutto per far combaciare i calendari di tanti illustri nomi da Gregg Allman a Wilie Nelson a Bob Weir a Medeski, Martin & Wood. A proposito di quest’ultimi c’è una collaborazione che si concretizzerà nel 2006 in un disco (forse per la Ropeadope l’etichetta di Medeski) ed è quella con Dj Logic e Ronnie Jordan, “ Un talento del quale troppi si sono velocemente dimenticati“, afferma un pò stizzito.
Già tutte le attività descritte fin ad adesso basterebbero a sottolineare l’impegno nella musica, la passione, l’amore per la buona musica di un uomo solo e augurargli un pò di riposo, ogni tanto!, ma abbiamo invece lasciato fuori da questa nota due monumentali attività artistiche che da sole basterebbero e avanzerebbero ai più. Stiamo parlando dell’attività con i rinati Dead e con la Allman Brothers Band (“ma quest’ ultimi suonano solo cinquanta date l’anno”, ci dice come per giustificarsi…) due formazioni che muovano un numero ancora vastissimo di persone e che necessitano, per la loro costituzione interna umana, artistica e professionale, di rispettare determinate dinamiche.


Warren Haynes dice che sua moglie ha tutto in mano e che a lui – per fortuna – non resta che imbracciare la chitarra e suonare. Ma visto che Warren di chitarre se ne porta appresso almeno otto ed in più il suo sistema di amplificazione e non è mai lasciato solo dal suo tecnico di fiducia, un certo “Farmer” che pare uscito dalla copertina del Fillmore East degli Allman e che conosce – da bravo roadie di lusso – storie truci su tutti (a Milano ha maassacrato Stills giusto perché aveva cinque minuti liberi…), capite che spostare Haynes significa spostare una piccola azienda, a conduzione familiare verrebbe da dire, che vive sul lavoro del socio di maggioranza.

Comunque, ad onor del vero, bisogna dire che warren è onesto e mi ha confessato che prima di prendere l’aereo per la Spagna, da dove inziava la breve tournée dei Gov’t Mule) ha fatto in tempo, quello stesso pomeriggio, a suonare al central Park durante il concerto dei suoi amici della Dave Mathhews Band (l’aereo partiva alla 21 e lui ha suonato alle 18, i conti tornano se hai la carta millemiglia o fai parte dei club di prima classe…). Insomma, è stato onesto. E quando ci siamo salutati mi ha anche promesso che sarebbe venuto due settimane in Italia per fare vacanza con la famiglia quest’estate. Mi sono allora permesso di chiedergli se ci mandava la controfigura ma ho l’impressione non abbia apprezzato…certo però che workhalcolics questi americani. E dai Warren!, che si vive una volta sola!…

Ernesto de Pascale


Il concerto di Milano

Ernesto de Pascale intervista Warren Haynes

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