. Elvis Costello & Allen Toussaint - The River in Reverse
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Costello & Toussaint on their way up
elvis costello The River in Reverse Elvis Costello & Allen Toussaint - The River in Reverse
(Verve)
www.elviscostello.com

Much anticipated songbook record by the odd couple. A Perfect Exercise in sharing, love and understanding!!!

Attesissimo sin dai giorni della sua registrazione l’attesa collaborazione fra Elvis Costello e il compositore/pianista/arrangiatore di New Orleans Allen Toussaint, “The River in Reverse” è ben più di un semplice contributo alla giusta causa del dopo Katrina.
“The River in riverse “ è la testimonianza di due linguaggi che fondendosi ne trovano uno comune, l’indicazione chiara e netta, nella attiva collaborazione dei due in sei nuove canzoni, fra cui spiccano quella che dà il titolo all’album e la pregnante “ The Sharpest Thorn “, di due personalità spiccate in grado di bilanciarsi e porsi sullo stesso piano grazie alla musica. Il graffiante Costello al fianco del taciturno Toussaint, non potevano andar meglio insieme.
Elvis, è abituato alle collaborazioni, si sa: Bacharach, Mc Cartney, Nick Lowe agli esordi, Lucinda Williams, Emmilou Harris, T Bone Carnet, il Brodsky quartet, il diretore d’orchestra per la sua opera “Il Sogno”, il chitarrista James Burton, la lista è infinita.
Allen, da parte sua, è solo un local hitmaker, verrebbe da dire (o meglio, così si è espresso lui ) ma basta leggere la lista dei successi per far salire la pelle d’oca: “Working in a Coal Mine “ per Lee Dorsey, “ Hercules “per Aaron Neville, “ Yes We Can “ per le Pointer Sisters, “Lady Marmelade “ per le Labelle, “ Southern Nights “ per Glen Campbell, “What do You Want the Girl to do” per Bonnie Raitt, “On Your Way down “ per Lowell George e i Little Feat.
E proprio dal brano che apparve sull’album dei Feat “Dixie Chicken “ prende il via “The River in Riverse “ con uno strabiliante Costello che non ci saremo mai attesi cantare con così accuratezza una canzone che era avevamo così bene localizzata negli anni settanta. Si parte insomma, subito bene. Sbagliare sarebbe stata questione di un attimo, di una inflessione, di un accento.
Costello e Toussant avevano già lavorato un paio di volte insieme precedentemente: l’ultima volta era stata quando l’inglese chiamò il musicista come ciliegia sulla torta nel bel disco “Spike “ e aggiunse il suo riconoscibile tocco a una canzone che ancora oggi resta riconoscibile nel vasto songbook costelliano, “ Deep dark Truthful Mirror”. Se il contrasto fra lo scetticismo acerbo di Elvis e il tono solare e positivo (pur dopo aver perso casa e studio 9 poteva in qualche modo insospettire gli estranei, non ha lasciato certo traccia sul rapporto fra i due che proprio nei brani originali danno il meglio di loro. C’è spazio allora in questo “The River in Riverse “ per la durissima “Broken Promise Land“ scritta con la velocità e la ferocia di una piena, spalla a spalla con la immortale “Freedom for the Stallion “ di Toussant, il brano che Costello aveva iniziato a inserire nel suo repertorio dal vivo prima ancora di pensare a questo album.
“The Riverse in riverse“ è un disco pensato – a detta dello stesso Costello e del suo fido collaboratore Pete Thomas – praticamente in tempo reale, realizzato in sei giorni netti di studio (scrittura delle canzoni inclusa), sotto lo sguardo protettore di joe Henry che viene dai buoni lavori con Solomon Burke, Bette Lavette e l’album “I Believe to my soul“ e questa freschezza e immediatezza è il suo valore aggiunto. Un disco manifesto per Costello per esprimere il proprio sdegno verso la politica interna (ed estera) di Bush che, a pochi mesi dalla fine del suo mandato vuol continuare a far finta di nulla e a insegnare agli altri come si vive con i risultati che tutti conosciamo. Allen Toussant guarda da dietro la tastiera del suo pianoforte in silenzio e lascia che Elvis Costello esterni. Già questo è un segno di civile, serena, rispettosa, educata condivisione. E per quanto è vero che ultimamente ci sia stato detto che “bisogna avere pazienza“ forse proprio Allen Toussaint deve essere il nostro esempio da seguire, sopratutto se la perseveranza porta a certi risultati e al fianco hai un talento così focalizzato e intriso di valori e significati come Elvis Costello.

Ernesto de Pascale

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