. Waylon Jennings - Live from Austin, Tx
Here comes the sound of the true outlaw…
Waylon Jennings - Live from Austin, Tx
(New West/IRD)
www.newwestrecords.com

The wonderful archive series of Live From Austin Tx, released by New West on Cd and Dvd, continues with a great live by Waylon Jennings, the leader of country “Outlaw” movement. Recorded on April 1, 1989 this performance is no April Fools joke but is a great document of stunning country blues.

La fortunata serie di registrazioni estratte dalla trasmissione televisiva, Live From Austin Tx, si è arricchita di un altro grande documento pubblicato in doppio formato cd e dvd, ovvero il concerto tenuto il 1 aprile del 1989 da Waylon Jennings, uno dei pochi veri texani ad esibirsi che calcarono quel palco su cui è passato il meglio della musica americana. Classe 1937 nativo di Littlefield, Texas, Jennings è stato il leader indiscusso del movimento dell’Outlaw Country combattendo dagli anni settanta in poi una vera e propria guerra contro il Nashville Sound, giunto in quel periodo ad una totale contaminazione da parte del pop-rock a discapito del vecchio honky-tonk. Il legame fortissimo della musica country all’honky-tonk e al blues, lo spinse ad un boicottaggio delle major continuo, colpevoli di prosciugare il talento di molti artisti americani, imprigionandoli in scelte commerciali senza nessuna qualità artistica. Il suo spirito ribelle sul palco, rispecchia un vita altrettanto ribelle e sregolata segnata dalla lotta contro la droga, di questa tragica esperienza prima di morire confessa di essere arrivato a spendere anche 1500 dollari al giorni per procurarsi la cocaina. All’età di 12 ani trova il suo primo lavoro come dj in una radio locale, subito dopo si trasferisce a Lubbock dove alterna il lavoro nei campi di cotone lo studio della chitarra. La svolta per lui alla KILL, una radio locale di Lubbock dove incontra Buddy Holly e ben presto si unisce a lui come bassista. Nel 1958, pubblica, grazie all’appoggio di Holly, il suo primo singolo Jole Bloon. L’anno successivo scampa per miracolo alla tragedia aerea in cui morirono Buddy Holly, Ritchie Valens, regalando il suo biglietto a JP ‘The Big Bopper’ Richardson che ammalato non voleva viaggiare in pulman. Da allora la sua vita non fu più la stessa. Si trasferì a Phenix dove trova lavoro in un bar e forma i Waylors nel 1960. Grazie ad un casuale incontro con Bobby Bare, che lo segnala a Chet Atkins, riesce a trovare un contratto discografico con la RCA e dopo quattro anni lo ritroviamo a Nashville dove stabilisce uno stretto rapporto artistico con Johnny Cash. Il successo non tarda ad arrivare con numerose canzoni scritte da Kris Kristoferson ed in particolare con i due album che rappresentano il manifesto dell’Outlaw Country, ovvero Singer Of Sad Songs e Ladies Love Outlaws. Dopo una lunga negoziazione con la RCA, riesce ad assumere il controllo totale della sua produzione e così prendono vita album come Honky Tonk Heroes, composto da canzoni scritte da Billie Joe Shaver e registrato con la sua road band. Successivamente arriva il successo commerciale con brani come This Time, I’m A Ramblin’ Man’ e soprattutto con Are You Sure Hank Done It This Way. Alla sua lotta personale contro il country commerciale si unisce poi anche Willie Nelson con cui incide Wanted! The Outlaws che vede anche la partecipazione di sua moglie Jessie Colter. Gli anni settanta insomma lo incoronano al vertice della musica country, le cose però cambiano radicalmente negl’anni ottanta quando il crescere dei suoi problemi con la droga e l’alcol gli costano un pesante calo di vendite. Il pop di Nasville da lui aspramente combattuto aveva vinto. Colpito forse nell’orgoglio all’improvviso Wylon si riscopre cantautore e sul finire degl’anni ottanta lo ritroviamo un po’ ingrassato ma assolutamente in forma. Questa sua esibizione è dunque l’occasione per assistere ad un concerto tiratissimo con una band eccellente a fargli da suporto, che vanta tra i vari musicisti presenti sul palco, gente del calibro di Barry Walsh al piano e Ralph Mooney alla steel. Si parte con l’accelleratore schiacciato al massimo con una travolgente I'm a Ramblin' Man seguita da una altrettanto emozionante Rainy Day Woman che da il via ad una rassegna dei suoi massimi successi. Si va infatti da ballate dai toni romantici (Amanda) a super classici come Me and Bobby McGee di Kris Kristofferson fino a successi come Mamas Don't Let Your Babies Grow Up to Be Cowboys, in cui Wylon si diverte ad imitare l’amico di semrpe Willie Nelson. Nella seconda parte si apprezza il lato più orientato verso il country blues e l’honky tonk con brani densi di swing come le autografe Bob Wills Is Still The King, o ancora Are You Sure Hank Done It This Way. Non mancano ottimi duetti con la moglie Jesse Colter, che è protagonista con la sua voce dissonante sullo stile di June Carter di Suspicious Mind e Honky Tonk Angels. Non manca qualche chicca come il tema di Dukes Of Hazzard, che ci riporta all’omonimo film di successo degl’anni 80 e di cui Wylon era voce narrante nella versione originale. Roventissimo è poi il finale con una strabordante I Ain't Living Long Like This, di Rodney Crowell, che segna in modo definitivo il suo ritorno alla vita e al successo. Insomma questo live, è un degno documento per un artista che ci ha lasciato troppo presto in un 2001 segnato dalla morte di altri grandi artisti country come Chet Atkins e John Hartford.

Salvatore Esposito

Track list

1 I`m A Ramblin` Man
2 Rainy Day Woman
3 America
4 I May Be Used (But Baby I Ain`t Used Up)
5 Amanda
6 Me And Bobby McGee
7 Trouble Man
8 Mammas Don`t Let Your Babies Grow Up To Be Cowboys
9 Good Ol` Boys (Theme From The Dukes Of Hazzard)
10 You Asked Me To
11 Couple More Years
13 Bob Wills Is Still King
14 Are You Sure Hank Done It This Way
15 Suspicious Minds
16 Honky Tonk Angeles
17 Good Hearted Woman
18 I`ve Always Been Crazy
19 Luckenbach, Texas (Back To The Basics Of Love)
20 I Ain`t Living Long Like This

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