. Legendary Shack Shakers – Pandelirium
Legendary Shack Shakers – Pandelirium
(YepRoc)

Still the next big thing with their country blues & roots crossover

I Legendary Shack Shakers sanno da dove vengono non solo, geograficamente, ma musicalmente. Le fondamenta del loro sound sono solide, radicate nella cultura musicale americana degli ultimi 100 anni: blues, roots, rock - quello che profuma di gelatina - e un pizzico di punk, specie nell’intenzione del cantante JD Wilkes, vero animale da palcoscenico. I loro dischi tolgono il fiato per i ritmi da cardiopalma e per l’energia che sono capaci di scaricare addosso all’ascoltatore. ‘Pandelirium’ non fa eccezione: l’iniziale ‘Ichabod’ gareggia con le ultime canzoni dei System Of A Down. E non è un fuoco di paglia perché la successiva ‘South Electric Eyes’ mischia Johnny Cash con i Bad Religion con superba maestria. Bisogna aspettare ‘Bottom Road’ perché i ritmi rallentino: un fender rhodes ci conduce nei territori del blues con tanto di voce filtrata e cavernosa che sa di Tom Waits, come la successiva ‘Somethin' In The Water’ e ‘Monkey On The Doghouse’ che potrebbero essere out-take da ‘Rain Dogs’. Le qualità di grande affabulatore di JD Wilkes trovano poi il perfetto sfogo in ‘Bible, Candle And Skull’, canzone da saloon volutamente retrò ma con un testo cupo e denso di riferimenti biblici. ‘Pandelirium’ conferma le potenzialità dei Legendary Shack Shackers, confermandoli tra le più interessanti realtà del panorama americano.

Jacopo Meille

Track list

1. Ichabod
2. South Electric Eyes
3. No Such Thing
4. Iron Lung Oompah
5. Bottom Road
6. Somethin' In The Water
7. Jipsy Valentine
8. Thin The Herd
9. Monkey On The Doghouse
10. The Ballad Of Speedy Atkins
11. Bible, Candle And Skull
12. Nellie Bell

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