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Due parole con Fabrizio Stramacci, autore del volume Capitani Coraggiosi (Stampa Alternativa)

Come nasce l'idea di dedicare un libro alla PFM?
Alberto Castelli che dirige la collana SCONCERTO/NUOVI EQUILIBRI per STAMPA ALTERNATIVA mi ha proposto la relaizzazione di questo libro nell'estate 2004.
Alberto che conosco da molti anni per il lavoro condiviso a Radiorai (Stereonotte e Suoni e Ultrasuoni) si ricordava in campo editoriale di un mio vecchio libero scritto per la LATOSIDE nel 1981 dedicato la jazz di New Orleans. Il libro gli era piaciuto e cosi' mi ha contattato.
 
Qual'è il rapporto che ti lega a questo gruppo?
Il rapporto che mi lega alla PFM risale al debutto della band e a quella splendida stagione del rock primi settanta quando ho avuto modo di vedere tanti concerti comprese le loro prime esibizioni romane. Personalmente li ho conosciuti nel 1997 quando come responsabile del programma di Radio2 Suoni e Ultrasuoni organizzai nella Sala A di Via Asiago il concerto che segnava il loro ritorno sulle scene dopo 10 anni di assenza.

Oltre all'intervista a Pagani, hai raccolto altri contributi di membri del gruppo per la stesura del libro?
Purtroppo,malgrado i buoni rapporti tra me e il gruppo,antiche ruggini tra la PFM e l'editore hanno precluso ogni tipo di collaborazione nella realizzazione dell'opera.
Si pensava in origine di allegare un cd al cartaceo e persino un'intervista con loro mi e' stata negata,seppur cortesemente.
Devo dirti di esserci rimasto male comunque alla fine, anche grazie alla disponibiltà e all'amicizia delle persone intervistate (Mauro Pagani, il produttore Claudio Fabi e i giornalisti-critici Ceri, Liperi, Bellachioma e Pergolani), sono riuscito ad integrare il mio resoconto storico-analitico della PFM.

Giulia Nuti

Fabrizio Stramacci - Capitani Coraggiosi

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