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Hans Theessink is a sort of “vegan” musician, and hi s music is both pure but algid.
Hans Theessink si è costruito negli anni una reputazione invidiabile non soltanto per le sue indubbie capacità di chitarrista e suonatore di banjo ma anche per il suo approccio alla registrazione. Nel precedente disco il chitarrista aveva scelto una chiesa immersa nella campagna toscana per riuscire a catturare il suono “naturale” del luogo e per questo disco si è spostato in Styria una regione dell’Austria registrando all’aperto tutti gli strumenti senza l’ausilio di alcun effetto digitale.
Il ritmo del disco è molto rilassato, vicino alla produzione solista di Mark Knopfler e si avvale della presenza di un trio vocale africano che è al centro dell’arrangiamento dei brani. ‘Katrina’ è il tributo del chitarrista ai tragici eventi di New Orleans: una canzone che costituisce un perfetto ponte tra la tradizione blues e gospel con gli arrangiamenti vocali della tradizione africana.
Il disco si muove su queste coordinate senza troppi scossoni (l’up Tempo di ‘Cry Cry Cry’) risultanto equamente piacevole e un po’ soporifero. Quello che colpisce è la grande pulizia e l’amalgama sonora che la band di Hans Theessink riesce a creare.
Jacopo Meille
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Track list
Slow Train
Katrina
God Created The World
Thula Mama
Cry Cry Cry
Let Go
Love You Baby
Old Man Trouble
Leaving At Daybreak
May The Road
Run On For a Long Time
When Luther Played The Blues |
